Nel XVII secolo diario di viaggio e guida turistica venivano spesso a coincidere. Ogni viaggiatore teneva d’abitudine un diario, che da una parte serviva a informare i genitori del buon andamento del viaggio, quando a viaggiare erano giovani aristocratici in formazione, dall’altra circolava poi tra amici e parenti e fungeva a sua volta da guida per chi partiva in seguito. Un esempio dello stretto legame che univa questi due generi testuali è il diario di viaggio manoscritto di Christian August, conte palatino di Sulzbach, che viaggia in Italia nel 1642-1643 insieme al fratello Johann Ludwig. Il viaggiatore non intende registrare le sue impressioni personali bensì, come era d’uso al tempo, vuole fissare le caratteristiche estrinseche di città e monumenti visitati e raccogliere annotazioni pratiche. Del documento sono state esaminate le strutture linguistiche con funzione descrittiva, proprio per individuare la distribuzione di denotazione e connotazione e il loro intrecciarsi nel testo. I descrittori sono quindi censiti e poi considerati sia in base alla loro funzione logico-sintattica, sia in base alla marca semantica. Dall’analisi emerge come gli aspetti denotativi siano maggiormente rappresentati, grazie in particolare a qualificatori e quantificatori, mentre la categoria dei valutatori, portatrice di impressioni soggettive, presenta un numero molto ristretto di lessemi, ma con altissima frequenza. Dal modo in cui sono utilizzati nel testo emerge come la componente emotiva sia affidata non tanto al lessico, come ci si aspetterebbe, quanto a strategie retoriche di tipo sintattico.
Balbiani, L., Denotazione e connotazione nella descrizione dei beni culturali. Dal resoconto del viaggio in Italia (1642-1643) di Christian August von Sulzbach, in Flinz, C., Carpi, E., Farina, A. (ed.), Le guide touristique: lieu de rencontre entre lexique et images du patrimoine culturel, Firenze University Press, Firenze 2018: 1- 15. 10.36253/978-88-6453-693-4 [http://hdl.handle.net/10807/191082]
Denotazione e connotazione nella descrizione dei beni culturali. Dal resoconto del viaggio in Italia (1642-1643) di Christian August von Sulzbach
Balbiani, Laura
2018
Abstract
Nel XVII secolo diario di viaggio e guida turistica venivano spesso a coincidere. Ogni viaggiatore teneva d’abitudine un diario, che da una parte serviva a informare i genitori del buon andamento del viaggio, quando a viaggiare erano giovani aristocratici in formazione, dall’altra circolava poi tra amici e parenti e fungeva a sua volta da guida per chi partiva in seguito. Un esempio dello stretto legame che univa questi due generi testuali è il diario di viaggio manoscritto di Christian August, conte palatino di Sulzbach, che viaggia in Italia nel 1642-1643 insieme al fratello Johann Ludwig. Il viaggiatore non intende registrare le sue impressioni personali bensì, come era d’uso al tempo, vuole fissare le caratteristiche estrinseche di città e monumenti visitati e raccogliere annotazioni pratiche. Del documento sono state esaminate le strutture linguistiche con funzione descrittiva, proprio per individuare la distribuzione di denotazione e connotazione e il loro intrecciarsi nel testo. I descrittori sono quindi censiti e poi considerati sia in base alla loro funzione logico-sintattica, sia in base alla marca semantica. Dall’analisi emerge come gli aspetti denotativi siano maggiormente rappresentati, grazie in particolare a qualificatori e quantificatori, mentre la categoria dei valutatori, portatrice di impressioni soggettive, presenta un numero molto ristretto di lessemi, ma con altissima frequenza. Dal modo in cui sono utilizzati nel testo emerge come la componente emotiva sia affidata non tanto al lessico, come ci si aspetterebbe, quanto a strategie retoriche di tipo sintattico.File | Dimensione | Formato | |
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