Partendo dall’analisi eidetica delle strutture della volontà Ricoeur approda a una «libertà solamente umana». Questa a confronto con il problema della possibilità del male diventa una «libertà fallibile». Nella Symbolique du mal (1960) l’esegesi delle forme di confessione concreta del male conduce al concetto paradossale di «libertà schiava»: l’uomo è caratterizzato da una volontà libera ma che ha già scelto il male. Tuttavia in Ricoeur la radicalità del male non può cancellare l’originaria bontà dell’uomo. Proprio in virtù di questa asimmetria egli individua a partire dagli anni ’60 un cammino di liberazione della «libertà schiava» che apre il campo della «filosofia della religione». È possibile restituire la libertà a se stessa attraverso una rigenerazione alla luce della «speranza». Questa liberazione si esplicita in vari ambiti: 1) liberazione dal male ineluttabile della sofferenza nella saggezza; 2) liberazione da ogni totalitarismo nella critica a ogni indebita sintesi politica o religiosa; 3) liberazione dalla schiavitù del passato nel perdono.
Cinquetti, M., “La libertà va liberata”. In cammino con Ricoeur dall’homme coupable all’homme capable, in Sorrentino, S. (ed.), La libertà in discussione, Aracne editrice, Roma 2007: <<QUÆSTIONES DISPUTATÆ>>, 5 151- 169 [http://hdl.handle.net/10807/188086]
“La libertà va liberata”. In cammino con Ricoeur dall’homme coupable all’homme capable
Cinquetti, Mauro
Primo
2007
Abstract
Partendo dall’analisi eidetica delle strutture della volontà Ricoeur approda a una «libertà solamente umana». Questa a confronto con il problema della possibilità del male diventa una «libertà fallibile». Nella Symbolique du mal (1960) l’esegesi delle forme di confessione concreta del male conduce al concetto paradossale di «libertà schiava»: l’uomo è caratterizzato da una volontà libera ma che ha già scelto il male. Tuttavia in Ricoeur la radicalità del male non può cancellare l’originaria bontà dell’uomo. Proprio in virtù di questa asimmetria egli individua a partire dagli anni ’60 un cammino di liberazione della «libertà schiava» che apre il campo della «filosofia della religione». È possibile restituire la libertà a se stessa attraverso una rigenerazione alla luce della «speranza». Questa liberazione si esplicita in vari ambiti: 1) liberazione dal male ineluttabile della sofferenza nella saggezza; 2) liberazione da ogni totalitarismo nella critica a ogni indebita sintesi politica o religiosa; 3) liberazione dalla schiavitù del passato nel perdono.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.