Potere è bello. Non è un caso che, pur criticandolo in molti, quasi tutti lo cercano. L'essenza del potere si manifesta infatti non impedendo agli altri, ma permettendo, aprendo nuove possibilità, proprie ed altrui. L'obiettivo dunque è quello di aumentare il potere, di diffondere il potere, di permettere a tutti il potere. Aziende e persone sono sempre di più sollecitate da nuove esigenze ed aspirazioni: sul lavoro poi la necessità di essere bravissimi e fornire risultati nuovi ed eccellenti è oramai diventata caratteristica della normalità. L'approccio dell'empowerment, le sue tecniche e le sue applicazioni (esposte in questo volume), vogliono rendere potenti persone ed aziende: dove essere "potenti" (alla lettera: che possono) significa usare al meglio le proprie risorse per soddisfare bisogni, obiettivi, desideri; significa sentire di avere influenza e controllo ("control") su ciò che accade nel proprio lavoro e nella propria vita; significa sentirsi protagonisti di se stessi e di ciò che si fa e si è con gli altri. Potere è bello anche perché il potere autentico - per sua natura - genera nuovo potere, in un circolo virtuoso che si autoalimenta e di cui non si può decidere a priori il punto finale. Forse proprio in questo sta la bellezza (ed anche l'incertezza e l'inquietudine) del lavorare moderno e forse dell'intero vivere in questo tipo di società moderna in cui il nuovo non si ferma mai ed, in corsa, cerca l'integrazione con l'antico.
Bruscaglioni, M., Gheno, S., Il gusto del potere. Empowerment di persone e azienda, Franco Angeli, Milano 2000: 198 [http://hdl.handle.net/10807/18335]
Il gusto del potere. Empowerment di persone e azienda
Gheno, Stefano
2000
Abstract
Potere è bello. Non è un caso che, pur criticandolo in molti, quasi tutti lo cercano. L'essenza del potere si manifesta infatti non impedendo agli altri, ma permettendo, aprendo nuove possibilità, proprie ed altrui. L'obiettivo dunque è quello di aumentare il potere, di diffondere il potere, di permettere a tutti il potere. Aziende e persone sono sempre di più sollecitate da nuove esigenze ed aspirazioni: sul lavoro poi la necessità di essere bravissimi e fornire risultati nuovi ed eccellenti è oramai diventata caratteristica della normalità. L'approccio dell'empowerment, le sue tecniche e le sue applicazioni (esposte in questo volume), vogliono rendere potenti persone ed aziende: dove essere "potenti" (alla lettera: che possono) significa usare al meglio le proprie risorse per soddisfare bisogni, obiettivi, desideri; significa sentire di avere influenza e controllo ("control") su ciò che accade nel proprio lavoro e nella propria vita; significa sentirsi protagonisti di se stessi e di ciò che si fa e si è con gli altri. Potere è bello anche perché il potere autentico - per sua natura - genera nuovo potere, in un circolo virtuoso che si autoalimenta e di cui non si può decidere a priori il punto finale. Forse proprio in questo sta la bellezza (ed anche l'incertezza e l'inquietudine) del lavorare moderno e forse dell'intero vivere in questo tipo di società moderna in cui il nuovo non si ferma mai ed, in corsa, cerca l'integrazione con l'antico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.