Il lavoro è in fase di profonda trasformazione: cambiano le professioni, i contratti di lavoro, il modo di lavorare e, di conseguenza, cambiano i luoghi del lavoro. La digitalizzazione riduce le dimensioni degli strumenti di lavoro e la necessità di spazi. Sono sempre più numerosi i lavoratori che non dipendono da un’azienda e di conseguenza, non hanno una sede di riferimento. E ora, con l’accresciuto interesse verso il “lavoro agile”, comunemente definito anche smart working, dopo la sperimentazione forzata dell’ultimo anno, queste modalità di lavoro interessano anche i lavoratori dipendenti. Da ormai 15 anni, sono nati dei luoghi di lavoro che rispondono a queste esigenze. I “coworking” sono luoghi di lavoro condivisi a cui diverse categorie di lavoratori autonomi – ma anche piccole aziende – si rivolgono, alla ricerca di postazioni o uffi ci professionalmente attrezzati ma anche di una rete di interazione e collaborazione. Per la loro natura ibrida, sono organizzazioni orientate alla trasformazione e all’innovazione: punti di connessione tra reti corte e lunghe, tra piattaforme fisiche e digitali, tra aziende e freelancer. L’emergenza pandemica ha accentuato questi tratti. Il distanziamento fisico ha impedito la modalità primaria di scambio negli spazi: l’incontro faccia-a-faccia. La crisi ha poi colpito duramente i freelancer, che sono i principali clienti di questi spazi. Al tempo stesso, la sperimentazione del lavoro in remoto ha fatto scoprire gli spazi di coworking ai lavoratori dipendenti e ha fatto emergere una nuova centralità del quartiere. A partire dai risultati della ricerca realizzata nell’ambito del progetto promosso dal Comune di Milano “Milano Collabora. Nuovi modelli di produzione e consumo nella città collaborativa” e realizzato in collaborazione con il dipartimento DAStU del Politecnico di Milano e l’associazione Collaboriamo, riflettiamo in questo capitolo sulle trasformazioni in corso negli spazi di coworking di Milano per rispondere alle esigenze emergenti nel mondo del lavoro.

Pais, I., Manzo, C., Gerosa, A., Il lavoro condiviso: la trasformazione degli spazi di coworking durante l’emergenza Covid-19, MILANO 2021Rapporto sulla città. Ripartire: il tempo della cura, Franco Angeli, Milano 2021: 100-114 [https://hdl.handle.net/10807/182876]

Il lavoro condiviso: la trasformazione degli spazi di coworking durante l’emergenza Covid-19

Pais, Ivana;Manzo, Cecilia;
2021

Abstract

Il lavoro è in fase di profonda trasformazione: cambiano le professioni, i contratti di lavoro, il modo di lavorare e, di conseguenza, cambiano i luoghi del lavoro. La digitalizzazione riduce le dimensioni degli strumenti di lavoro e la necessità di spazi. Sono sempre più numerosi i lavoratori che non dipendono da un’azienda e di conseguenza, non hanno una sede di riferimento. E ora, con l’accresciuto interesse verso il “lavoro agile”, comunemente definito anche smart working, dopo la sperimentazione forzata dell’ultimo anno, queste modalità di lavoro interessano anche i lavoratori dipendenti. Da ormai 15 anni, sono nati dei luoghi di lavoro che rispondono a queste esigenze. I “coworking” sono luoghi di lavoro condivisi a cui diverse categorie di lavoratori autonomi – ma anche piccole aziende – si rivolgono, alla ricerca di postazioni o uffi ci professionalmente attrezzati ma anche di una rete di interazione e collaborazione. Per la loro natura ibrida, sono organizzazioni orientate alla trasformazione e all’innovazione: punti di connessione tra reti corte e lunghe, tra piattaforme fisiche e digitali, tra aziende e freelancer. L’emergenza pandemica ha accentuato questi tratti. Il distanziamento fisico ha impedito la modalità primaria di scambio negli spazi: l’incontro faccia-a-faccia. La crisi ha poi colpito duramente i freelancer, che sono i principali clienti di questi spazi. Al tempo stesso, la sperimentazione del lavoro in remoto ha fatto scoprire gli spazi di coworking ai lavoratori dipendenti e ha fatto emergere una nuova centralità del quartiere. A partire dai risultati della ricerca realizzata nell’ambito del progetto promosso dal Comune di Milano “Milano Collabora. Nuovi modelli di produzione e consumo nella città collaborativa” e realizzato in collaborazione con il dipartimento DAStU del Politecnico di Milano e l’associazione Collaboriamo, riflettiamo in questo capitolo sulle trasformazioni in corso negli spazi di coworking di Milano per rispondere alle esigenze emergenti nel mondo del lavoro.
2021
Italiano
9788835125310
Franco Angeli
Pais, I., Manzo, C., Gerosa, A., Il lavoro condiviso: la trasformazione degli spazi di coworking durante l’emergenza Covid-19, MILANO 2021Rapporto sulla città. Ripartire: il tempo della cura, Franco Angeli, Milano 2021: 100-114 [https://hdl.handle.net/10807/182876]
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