Le ricerche comparate fra giovani di aree territoriali diverse appaiono necessarie in un paese come l’Italia dalle caratteristiche socioeconomiche eterogenee e con una frattura tra il Nord e il Sud osservata nel tempo a partire dai primi approcci di analisi storiografica sul Mezzogiorno fino agli studi contemporanei declinati nella varietà di prospettive economiche, sociologiche, politologiche, culturali e nel complesso interdisciplinari. Fra questi il contributo Il Mezzogiorno nella nuova geografia europea delle disuguaglianze del Rapporto Svimez del 2019 mette bene a fuoco una serie di criticità: un divario sempre più evidente tra Nord e Sud, un crollo degli investimenti pubblici, un’allarmante crisi demografica, una fuga dei giovani dalle regioni di origine e un’occupazione femminile a livelli significativamente inferiori a quella maschile, che attesta le regioni meridionali agli ultimi posti in Europa. Alla luce di quanto detto, il presente capitolo propone una lettura territoriale dei dati, che prenda in esame sia fattori strutturali sia «agentivi», ovvero riferiti alla capacità del soggetto di agire attivamente sulla propria condizione.
Del Pizzo, F., Leone, S., Sironi, E., Giovani: una condizione plurale. Una lettura territoriale dei dati, La condizione giovanile in Italia. Rapporto Giovani 2020, Il Mulino, Bologna 2020: 119-152 [http://hdl.handle.net/10807/179414]
Giovani: una condizione plurale. Una lettura territoriale dei dati
Sironi, Emiliano
Co-primo
Investigation
2020
Abstract
Le ricerche comparate fra giovani di aree territoriali diverse appaiono necessarie in un paese come l’Italia dalle caratteristiche socioeconomiche eterogenee e con una frattura tra il Nord e il Sud osservata nel tempo a partire dai primi approcci di analisi storiografica sul Mezzogiorno fino agli studi contemporanei declinati nella varietà di prospettive economiche, sociologiche, politologiche, culturali e nel complesso interdisciplinari. Fra questi il contributo Il Mezzogiorno nella nuova geografia europea delle disuguaglianze del Rapporto Svimez del 2019 mette bene a fuoco una serie di criticità: un divario sempre più evidente tra Nord e Sud, un crollo degli investimenti pubblici, un’allarmante crisi demografica, una fuga dei giovani dalle regioni di origine e un’occupazione femminile a livelli significativamente inferiori a quella maschile, che attesta le regioni meridionali agli ultimi posti in Europa. Alla luce di quanto detto, il presente capitolo propone una lettura territoriale dei dati, che prenda in esame sia fattori strutturali sia «agentivi», ovvero riferiti alla capacità del soggetto di agire attivamente sulla propria condizione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.