Il multilateralismo, ossia l’orientamento a ricercare politiche comuni e coordinate in luogo di decisioni unilaterali o azioni bilaterali, è generalmente considerato uno degli elementi costitutivi dell’ordine internazionale liberale sin dalle sue origini, all’indomani della Seconda guerra mondiale. Al contempo, sebbene con accenti diversi, esso è stato a lungo un elemento caratterizzante della politica estera americana. Distaccandosi da que-sta tradizione, l’amministrazione di Donald Trump sembra mostrare un netto rifiuto del multilateralismo, tanto sul piano pratico quanto su quello concettuale. Tale posizione si è concretizzata nell’abbandono di numerosi tavoli, accordi e organizzazioni multilaterali – dall’accordo di Parigi sul cambiamento climatico, ai partenariati economici (TTIP e TPP), ad alcune agenzie ONU, all’Iran Deal, al trattato Open Skies, al Global Compact on Migration, all’Organizzazione Mondiale della Sanità – o nella loro aperta critica. Sof-fermandosi in particolare sul quadro internazionale caratterizzato della pandemia del Covid-19, il capitolo mostra come le posizioni del 45° Presidente USA in merito al mul-tilateralismo non siano completamente isolate, o prive di elementi di continuità con la politica estera americana del dopo Guerra fredda: al contempo, tuttavia, il colpo inflitto dall’amministrazione Trump al principio multilaterale quale “forma organizzativa più legittima” dell’ordine internazionale liberale risulta ampio e potenzialmente duraturo.
Fassi, E., Trump contro tutti? Gli Stati Uniti e la crisi del multilateralismo, in Quarenghi, A. (ed.), TRUMP CONTRO L'ORDINE INTERNAZIONALE. LA POLITICA ESTERA DEGLI STATI UNITI NELLA TRANSIZIONE CONTEMPORANEA, Egea spa, MILANO -- ITA 2021: 111- 135 [http://hdl.handle.net/10807/179153]
Trump contro tutti? Gli Stati Uniti e la crisi del multilateralismo
Fassi, Enrico
2021
Abstract
Il multilateralismo, ossia l’orientamento a ricercare politiche comuni e coordinate in luogo di decisioni unilaterali o azioni bilaterali, è generalmente considerato uno degli elementi costitutivi dell’ordine internazionale liberale sin dalle sue origini, all’indomani della Seconda guerra mondiale. Al contempo, sebbene con accenti diversi, esso è stato a lungo un elemento caratterizzante della politica estera americana. Distaccandosi da que-sta tradizione, l’amministrazione di Donald Trump sembra mostrare un netto rifiuto del multilateralismo, tanto sul piano pratico quanto su quello concettuale. Tale posizione si è concretizzata nell’abbandono di numerosi tavoli, accordi e organizzazioni multilaterali – dall’accordo di Parigi sul cambiamento climatico, ai partenariati economici (TTIP e TPP), ad alcune agenzie ONU, all’Iran Deal, al trattato Open Skies, al Global Compact on Migration, all’Organizzazione Mondiale della Sanità – o nella loro aperta critica. Sof-fermandosi in particolare sul quadro internazionale caratterizzato della pandemia del Covid-19, il capitolo mostra come le posizioni del 45° Presidente USA in merito al mul-tilateralismo non siano completamente isolate, o prive di elementi di continuità con la politica estera americana del dopo Guerra fredda: al contempo, tuttavia, il colpo inflitto dall’amministrazione Trump al principio multilaterale quale “forma organizzativa più legittima” dell’ordine internazionale liberale risulta ampio e potenzialmente duraturo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.