Sapete perché vi chiamate così? Perché appartenete a un gruppo. Tra l’altro un gruppo che non avete scelto: la vostra famiglia. Il vostro cognome appartiene a quel gruppo e il vostro nome vi è stato dato dai membri che hanno fondato quel gruppo. Sapete perché quando qualcuno vi chiede chi siete, la maggior parte di voi può rispondere di essere italiana e lavoratrice? Perché appartenete al gruppo delle persone che vivono in Italia e che lavorano. I gruppi non sono infatti solo dei contesti a cui decidiamo o meno di appartenere, ma anche una forma di relazione che ha strettamente a che fare con la nostra identità. Noi siamo così anche perché apparteniamo a gruppi. Immersi come siamo in una cultura che vuole sedurci facendoci pensare che possiamo farcela da soli, parlare di gruppo può sembrare una scelta controcorrente, ma in realtà parlare di gruppo è parlare di noi. Spingendoci oltre, possiamo osservare che i gruppi non sempre “accadono”, non sempre sono spontanei – come i gruppi di amici- ma possono essere anche organizzati –come i gruppi di lavoro o di formazione- e, se condotti sapientemente, il potenziale del gruppo –sempre eccedente le persone che lo formano- può davvero fare la differenza. Questo volume cerca di mostrare “come”, solo dopo averne definito il “perché”.
Bertoni, A. M. M., Passi di gruppo, San Paolo, Cinisello Balsamo 2021: 159 [http://hdl.handle.net/10807/178707]
Passi di gruppo
Bertoni, Anna Marta Maria
2021
Abstract
Sapete perché vi chiamate così? Perché appartenete a un gruppo. Tra l’altro un gruppo che non avete scelto: la vostra famiglia. Il vostro cognome appartiene a quel gruppo e il vostro nome vi è stato dato dai membri che hanno fondato quel gruppo. Sapete perché quando qualcuno vi chiede chi siete, la maggior parte di voi può rispondere di essere italiana e lavoratrice? Perché appartenete al gruppo delle persone che vivono in Italia e che lavorano. I gruppi non sono infatti solo dei contesti a cui decidiamo o meno di appartenere, ma anche una forma di relazione che ha strettamente a che fare con la nostra identità. Noi siamo così anche perché apparteniamo a gruppi. Immersi come siamo in una cultura che vuole sedurci facendoci pensare che possiamo farcela da soli, parlare di gruppo può sembrare una scelta controcorrente, ma in realtà parlare di gruppo è parlare di noi. Spingendoci oltre, possiamo osservare che i gruppi non sempre “accadono”, non sempre sono spontanei – come i gruppi di amici- ma possono essere anche organizzati –come i gruppi di lavoro o di formazione- e, se condotti sapientemente, il potenziale del gruppo –sempre eccedente le persone che lo formano- può davvero fare la differenza. Questo volume cerca di mostrare “come”, solo dopo averne definito il “perché”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.