In the 1970s Sebastiano Vassalli’s works are influenced by avant-garde literary movements. The Manuale di esobiologia, as Vassalli himself wrote, is an «alchemical operation looking for an avant-garde literature which may be pop as well» – a milestone in the author’s research before his historical masterpiece, The Chimera. The work, published posthumously thanks to a draft conserved in Vassalli’s archive, is a science fiction essay with a catalogue of aliens taken from 60s-70s Italian science fiction. Unlike any Bestiary, aliens are organized following an empirical model, without any kind of allegory. With the biting irony that permeates the whole Manuale, Vassalli is already showing signs of the author-collector of sources and documents who, in about 20 years, will write the story of Antonia, the witch of Zardino.

Negli anni settanta Sebastiano Vassalli è immerso, prima di approdare al genere del romanzo storico, in una fervida ricerca condotta sul terreno delle avanguardie e della sperimentazione artistica. Il Manuale di esobiologia, scrive lo stesso Vassalli in una lettera all’einaudiano Guido Davico Bonino, è un’«operazione alchemica, alla ricerca di una letteratura d’avanguardia che possa essere popolare», una tappa fondamentale del percorso dell’autore che in quegli anni è in cerca della sua idea di romanzo. L’opera, pubblicata postuma grazie a una copia dattiloscritta conservata presso il Centro Novarese di Studi Letterari, è un trattato fantascientifico e pseudofilosofico corredato di un catalogo delle specie aliene che popolano le opere italiane di fantascienza dell’epoca, organizzate – a differenza di qualsiasi altro Bestiario – secondo una tassonomia scevra di qualunque allegoria e che segue un modello aderente a quello empirico e delle scienze naturali. Con una punta di ironia che percorre il Manuale, Vassalli lascia intravedere lo spirito dello scrittore collezionista alla ricerca di documenti e storie che da lì a vent’anni avrebbe raccontato la strega di Zardino nella Chimera.

Vodola, M. (ed.), De l'infinito, universo e mondi. Manuale di esobiologia, Hacca, Matelica 2018: 332 [http://hdl.handle.net/10807/178514]

De l'infinito, universo e mondi. Manuale di esobiologia

Vodola, Martina
2018

Abstract

In the 1970s Sebastiano Vassalli’s works are influenced by avant-garde literary movements. The Manuale di esobiologia, as Vassalli himself wrote, is an «alchemical operation looking for an avant-garde literature which may be pop as well» – a milestone in the author’s research before his historical masterpiece, The Chimera. The work, published posthumously thanks to a draft conserved in Vassalli’s archive, is a science fiction essay with a catalogue of aliens taken from 60s-70s Italian science fiction. Unlike any Bestiary, aliens are organized following an empirical model, without any kind of allegory. With the biting irony that permeates the whole Manuale, Vassalli is already showing signs of the author-collector of sources and documents who, in about 20 years, will write the story of Antonia, the witch of Zardino.
2018
Italiano
Vassalli, S
9788898983353
Hacca
Vodola, M. (ed.), De l'infinito, universo e mondi. Manuale di esobiologia, Hacca, Matelica 2018: 332 [http://hdl.handle.net/10807/178514]
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