Che cos’è vivere, essere vivi? L’ambiente in cui viviamo, il concetto di spazio vissuto si trasforma in modo radicale nei giorni che attraversiamo. Nelle congiunture esistenziali più difficili, possiamo ricostruire il tessuto di relazioni, in presenza e a distanza, per costruire un’umanità più fraterna. Occorre imparare a decidere: avidità e indifferenza accentuano frammentazioni e contrapposizioni. C’è da approfondire e praticare una cultura della formazione al rischio e alla sua gestione, della comunicazione rivolta alla sostenibilità. Tra perturbazioni e ambiguità, non si deve rinunciare a insegnare. E a imparare. Si tratta, lungo tutto il corso della vita, di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di distinguere ciò che è necessario da ciò che non lo è. Fare sistema tra università, scuola, mondo della vita e del lavoro è più che mai strategico, è un progetto umano, ha da costituire una tensione euristica e operativa. Si nasce umani e si deve continuare ad esserlo. Sempre e soprattutto in periodi di crisi, imprevedibili e virulente. Per abbracciare il disagio, lo spaesamento, la paura e trovare il coraggio di aprire nuovi spazi di fraternità, di realizzare un’ampia alleanza educativa per formare persone mature. Per aiutare a custodirci e a custodire la nostra casa comune.
Malavasi, P., Che cos'è essere vivi? Insegnare per imparare a decidere, in Dozza, L. (ed.), Con-tatto. Fare Rete per la Vita: idee e pratiche di Sviluppo Sostenibile, Zeroseiup, Perugia 2020: 21- 30 [http://hdl.handle.net/10807/178084]
Che cos'è essere vivi? Insegnare per imparare a decidere
Malavasi, PierluigiPrimo
2020
Abstract
Che cos’è vivere, essere vivi? L’ambiente in cui viviamo, il concetto di spazio vissuto si trasforma in modo radicale nei giorni che attraversiamo. Nelle congiunture esistenziali più difficili, possiamo ricostruire il tessuto di relazioni, in presenza e a distanza, per costruire un’umanità più fraterna. Occorre imparare a decidere: avidità e indifferenza accentuano frammentazioni e contrapposizioni. C’è da approfondire e praticare una cultura della formazione al rischio e alla sua gestione, della comunicazione rivolta alla sostenibilità. Tra perturbazioni e ambiguità, non si deve rinunciare a insegnare. E a imparare. Si tratta, lungo tutto il corso della vita, di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di distinguere ciò che è necessario da ciò che non lo è. Fare sistema tra università, scuola, mondo della vita e del lavoro è più che mai strategico, è un progetto umano, ha da costituire una tensione euristica e operativa. Si nasce umani e si deve continuare ad esserlo. Sempre e soprattutto in periodi di crisi, imprevedibili e virulente. Per abbracciare il disagio, lo spaesamento, la paura e trovare il coraggio di aprire nuovi spazi di fraternità, di realizzare un’ampia alleanza educativa per formare persone mature. Per aiutare a custodirci e a custodire la nostra casa comune.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.