Luigi Marchesi (1754-1829), «l’Oceano dei soprani», come ebbe a definirlo Benedetto Frizzi (1757-1844), che lo ascoltò a Trieste nel 1801, è uno degli evirati cantori più noti e più popolari nell’Europa di ancien régime, vera e propria stella di prima grandezza nel panorama musicale a lui coevo. Dotato di una voce di straordinaria estensione che utilizzava abitualmente sfoggiando acrobatici virtuosismi di estrema difficoltà, Marchesi diviene presto un personaggio quasi mitologico. La sua biografia è legata ad alcuni episodi eclatanti dal punto di vista non esclusivamente artistico, episodi che ne accrebbero la fama presso i contemporanei e i posteri: basti ricordare lo sdegnoso rifiuto di cantare per Napoleone poco dopo il vittorioso ingresso di quest’ultimo a Milano il 14 maggio 1796. I saggi inclusi in questo volume indagano il legame di Marchesi con la città natale di Milano dagli anni di formazione agli esordi nella cappella del Duomo, dai primi successi ottenuti in città alla partecipazione alle celebrazioni per l’incoronazione di Napoleone a Re d’Italia (1805) sino all’ultima apparizione pubblica sulle scene del Teatro alla Scala e alla presenza variamente documentata fra accademie e attività musicali nella Milano della Restaurazione. Sullo sfondo della città teresiana in cui Marchesi era cresciuto, improvvisamente eletta a capitale del Regno d’Italia, emergono i festeggiamenti napoleonici e le invenzioni di culti ad hoc (quale quello di San Napoleone), le attività delle istituzioni cittadine, una vivace programmazione teatrale.
Cafiero, R., Teneri affetti, energici sentimenti, lagrime: Luigi Marchesi nel Costume antico e moderno di Giulio Ferrario (Milano, 1817-1829), in Cafiero, R., Aresi, S. (ed.), Musica, lettere e istituzioni a Milano nell'età di Luigi Marchesi (1754-1829), Stile Galante, Alkmaar 2021: <<Studies in Vocal Music>>, 1 85- 112 [http://hdl.handle.net/10807/176471]
Teneri affetti, energici sentimenti, lagrime: Luigi Marchesi nel Costume antico e moderno di Giulio Ferrario (Milano, 1817-1829)
Cafiero, Rosa
2021
Abstract
Luigi Marchesi (1754-1829), «l’Oceano dei soprani», come ebbe a definirlo Benedetto Frizzi (1757-1844), che lo ascoltò a Trieste nel 1801, è uno degli evirati cantori più noti e più popolari nell’Europa di ancien régime, vera e propria stella di prima grandezza nel panorama musicale a lui coevo. Dotato di una voce di straordinaria estensione che utilizzava abitualmente sfoggiando acrobatici virtuosismi di estrema difficoltà, Marchesi diviene presto un personaggio quasi mitologico. La sua biografia è legata ad alcuni episodi eclatanti dal punto di vista non esclusivamente artistico, episodi che ne accrebbero la fama presso i contemporanei e i posteri: basti ricordare lo sdegnoso rifiuto di cantare per Napoleone poco dopo il vittorioso ingresso di quest’ultimo a Milano il 14 maggio 1796. I saggi inclusi in questo volume indagano il legame di Marchesi con la città natale di Milano dagli anni di formazione agli esordi nella cappella del Duomo, dai primi successi ottenuti in città alla partecipazione alle celebrazioni per l’incoronazione di Napoleone a Re d’Italia (1805) sino all’ultima apparizione pubblica sulle scene del Teatro alla Scala e alla presenza variamente documentata fra accademie e attività musicali nella Milano della Restaurazione. Sullo sfondo della città teresiana in cui Marchesi era cresciuto, improvvisamente eletta a capitale del Regno d’Italia, emergono i festeggiamenti napoleonici e le invenzioni di culti ad hoc (quale quello di San Napoleone), le attività delle istituzioni cittadine, una vivace programmazione teatrale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.