Le campagne di indagini nel sito Unesco di Castelseprio, promosse dall’Università Cattolica del Sacro Cuore a partire dal 2016, si sono concentrate nel 2018-2019 entro il castrumnella cosiddetta “casa medievale”, oggetto di interventi di scavo precedenti che hanno definito la planimetria dell’edificio e precisato l’ambito cronologico bassomedievale di costruzione e utilizzo. La rimozione dei piani di calpestio del cortile della casa e di un vano adiacente e il prelievo dei depositi sottostanti hanno evidenziato una complessa stratificazione di strutture e depositi riconducibili all’alto medioevo. Si è individuata un’abitazione che in base a una moneta emessa nel 534/535 può essere ricondotta a una frequentazione di epoca gota; dell’edificio si sono riconosciuti quattro ambienti perimetrati da pareti realizzate originariamente in legno e terra cruda pressata. Una nuova fase insediativa è segnalata dalla stesura di riporti a forte componente carboniosa, su cui si impostano le murature in pietrame di un edificio di epoca longobarda, come indica la cronologia dei reperti in associazione, tra cui ceramica stampigliata di tradizione pannonica.
Sannazaro, M., Le indagini dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Castelseprio: campagne 2018-2019, in G.P. Brogiolo, M. D. M. (ed.), I Longobardi a nord di Milano. Centri di potere tra Adda e Ticino,, SAP Società Archeologica srl, Mantova 2020: <<ARCHEOLOGIA BARBARICA>>, 4 171- 183 [https://hdl.handle.net/10807/174367]
Le indagini dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Castelseprio: campagne 2018-2019
Sannazaro, Marco
2020
Abstract
Le campagne di indagini nel sito Unesco di Castelseprio, promosse dall’Università Cattolica del Sacro Cuore a partire dal 2016, si sono concentrate nel 2018-2019 entro il castrumnella cosiddetta “casa medievale”, oggetto di interventi di scavo precedenti che hanno definito la planimetria dell’edificio e precisato l’ambito cronologico bassomedievale di costruzione e utilizzo. La rimozione dei piani di calpestio del cortile della casa e di un vano adiacente e il prelievo dei depositi sottostanti hanno evidenziato una complessa stratificazione di strutture e depositi riconducibili all’alto medioevo. Si è individuata un’abitazione che in base a una moneta emessa nel 534/535 può essere ricondotta a una frequentazione di epoca gota; dell’edificio si sono riconosciuti quattro ambienti perimetrati da pareti realizzate originariamente in legno e terra cruda pressata. Una nuova fase insediativa è segnalata dalla stesura di riporti a forte componente carboniosa, su cui si impostano le murature in pietrame di un edificio di epoca longobarda, come indica la cronologia dei reperti in associazione, tra cui ceramica stampigliata di tradizione pannonica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.