Cremona è la capitale del turismo musicale italiano, se non per il numero delle presenze, sicuramente grazie alla tradizione liutaia, con un artigianato locale di settore apprezzato nel mondo, e per la passata presenza di musicisti famosi. Ciò costituisce nel complesso un patrimonio attrattivo per le testimonianze della loro attività e per le iniziative locali volte alla loro valorizzazione. Il Museo del Violino di Cremona, fondato nel 1993, sintetizza l’anima artigianale e musicale della città con la sua inestimabile raccolta di strumenti ad arco che rappresenta una delle maggiori risorse attrattive turistiche ed un bene cultuale meta di flussi di visitatori da tutto il mondo, oltre che un motore di eventi di grade rilevanza. La ricerca ha l’obiettivo di quantificare i flussi generati da questa attrattiva, sulla base dei dati statistici rilevati dagli ingressi dei visitatori, di valutarne il raggio d’azione in ambito nazionale ed internazionale e di individuare le relazioni in essere e possibili future tra la stessa, le risorse della città legate alla musica (teatri, eventi, laboratori di liuteria e commercio da essi generato) ed altri beni culturali del territorio circostante. Dopo un’analisi quantitativa del fenomeno, la ricerca indaga quali fattori geografici possono influenzarne l’evoluzione e se le risorse del turismo musicale siano in grado di promuovere proposte di visita su un territorio caratterizzato da un paesaggio fisicamente uniforme, ma culturalmente variegato.

Lucarno, G., Il Museo del Violino a Cremona. Raggio d’azione, impatto sul turismo locale e rapporti con le altre risorse attrattive, in Cafiero, R., Lucarno, G., Rizzo, R. G., Onorato, G. (ed.), Turismo Musicale: Storia, Geografia, didattica. Musical Tourism: History, Geography and Didactics, Patron editore, BOLOGNA -- ITA 2020: 175- 183 [http://hdl.handle.net/10807/173765]

Il Museo del Violino a Cremona. Raggio d’azione, impatto sul turismo locale e rapporti con le altre risorse attrattive

Lucarno, Guido
2020

Abstract

Cremona è la capitale del turismo musicale italiano, se non per il numero delle presenze, sicuramente grazie alla tradizione liutaia, con un artigianato locale di settore apprezzato nel mondo, e per la passata presenza di musicisti famosi. Ciò costituisce nel complesso un patrimonio attrattivo per le testimonianze della loro attività e per le iniziative locali volte alla loro valorizzazione. Il Museo del Violino di Cremona, fondato nel 1993, sintetizza l’anima artigianale e musicale della città con la sua inestimabile raccolta di strumenti ad arco che rappresenta una delle maggiori risorse attrattive turistiche ed un bene cultuale meta di flussi di visitatori da tutto il mondo, oltre che un motore di eventi di grade rilevanza. La ricerca ha l’obiettivo di quantificare i flussi generati da questa attrattiva, sulla base dei dati statistici rilevati dagli ingressi dei visitatori, di valutarne il raggio d’azione in ambito nazionale ed internazionale e di individuare le relazioni in essere e possibili future tra la stessa, le risorse della città legate alla musica (teatri, eventi, laboratori di liuteria e commercio da essi generato) ed altri beni culturali del territorio circostante. Dopo un’analisi quantitativa del fenomeno, la ricerca indaga quali fattori geografici possono influenzarne l’evoluzione e se le risorse del turismo musicale siano in grado di promuovere proposte di visita su un territorio caratterizzato da un paesaggio fisicamente uniforme, ma culturalmente variegato.
2020
Italiano
Turismo Musicale: Storia, Geografia, didattica. Musical Tourism: History, Geography and Didactics
9788855534970
Patron editore
Lucarno, G., Il Museo del Violino a Cremona. Raggio d’azione, impatto sul turismo locale e rapporti con le altre risorse attrattive, in Cafiero, R., Lucarno, G., Rizzo, R. G., Onorato, G. (ed.), Turismo Musicale: Storia, Geografia, didattica. Musical Tourism: History, Geography and Didactics, Patron editore, BOLOGNA -- ITA 2020: 175- 183 [http://hdl.handle.net/10807/173765]
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