Alcuni elementi riscontrabili nella pittura murale lombarda d'inizio XI secolo consentono di acquisire nuovi dati sul complesso problema dei cantieri pittorici altomedievali. In primo luoghi i restauri di Galliano offrono nuovi spunti di riflessione, seppur problematici, sulle tecniche adottate, sull'uso di modelli e sui rapporti tra committenza e maestranze. Ulteriori elementi emergono dall'analisi del ciclo pittorico del Battistero di Novara, dove lavorò anche uno dei pittori attivi a Galliano insieme ad altri, rivelando una certa flessibilità delle botteghe. I dipinti murali di Sant'Ambrogio e di San Satiro a Milano, di Novate Mezzola, Prugiasco e di altri centri lombardi aggiungono ulteriori dati sulla circolazione delle maestranze e l'organizzazione del lavoro.
Rossi, M., Maestranze pittoriche lombarde agli inizi dell'XI secolo, in Quintavalle, A. C. (ed.), Medioevo: le officine, Electa, Milano 2010: 264- 275 [http://hdl.handle.net/10807/17301]
Maestranze pittoriche lombarde agli inizi dell'XI secolo
Rossi, Marco
2010
Abstract
Alcuni elementi riscontrabili nella pittura murale lombarda d'inizio XI secolo consentono di acquisire nuovi dati sul complesso problema dei cantieri pittorici altomedievali. In primo luoghi i restauri di Galliano offrono nuovi spunti di riflessione, seppur problematici, sulle tecniche adottate, sull'uso di modelli e sui rapporti tra committenza e maestranze. Ulteriori elementi emergono dall'analisi del ciclo pittorico del Battistero di Novara, dove lavorò anche uno dei pittori attivi a Galliano insieme ad altri, rivelando una certa flessibilità delle botteghe. I dipinti murali di Sant'Ambrogio e di San Satiro a Milano, di Novate Mezzola, Prugiasco e di altri centri lombardi aggiungono ulteriori dati sulla circolazione delle maestranze e l'organizzazione del lavoro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.