Questo libro utilizza un approccio innovativo alla formazione dei docenti di ogni ordine e grado, tenendo conto sia delle esperienze realizzate negli ultimi anni dalle Scuole di Specializzazione all Insegnamento Secondario e dai Corsi di Laurea in Scienze della Formazione primaria, sia delle criticità incontrate dalla formazione in servizio. Poiché si è radicalmente trasformato il modello professionale vigente, non più basato sul trasferimento lineare dei contenuti bensì centrato sulle capacità critiche, elaborative, collaborative e riflessive dei soggetti in situazione, occorre passare da un approccio basato solo sulle competenze tecnico-disciplinari a uno più globale, attento ai processi conoscitivi e relazionali dell insegnante e dell allievo contemporaneamente. Sulla base di una corretta analisi dei fabbisogni, questo modello di intervento formativo è fondato su due paradigmi, vicini e complementari: l epistemologia costruttivista (con le sue traduzioni didattiche) e la pratica riflessiva. Sulla base del il primo, l insegnante (così come il discente) è un agente epistemico che costruisce il proprio mondo, fatto di oggetti culturali che egli stesso apprende, e con l atto di insegnare promuove altrettanti processi costruttivi nell alunno. Ma è anche attore sociale e politico, ossia opera in un sistema di vincoli e di condizioni che richiede un approccio non solo mentalistico bensì situato e aperto all imprevisto. Necessita allora del secondo paradigma, la riflessività, intesa come suggerisce D. A. Schön, quale epistemologia della pratica professionale , cioè un quadro di riferimenti pratici per confrontarsi con la situazione e con le proprie capacità (incluso i vincoli e i limiti). La proposta operativa, illustrata nella seconda parte del volume, raccoglie riflessioni e contributi di un gruppo eterogeneo di esperti e formatori che hanno recuperato un esperienza fondativa della tradizione italiana in questo ambito, il Tirocinio a scuola, rivisitato attraverso il nesso costruttivismo-riflessività e arricchito da momenti di apprendimento individuali e collettivi con attività in presenza e on line, che permettono di attivare nuovi nessi pratica-teoria a partire dalle esperienze soggettive. I principali dispositivi proposti sono l osservazione, il laboratorio, la scrittura autobiografica, la comunità di apprendimento, anche attraverso ambienti virtuali.
Colombo, M., Varani, A. (eds.), Costruttivismo e rilfessività. La formazione alla pratica di insegnamento, Junior, Bergamo 2008: 276 [http://hdl.handle.net/10807/17261]
Costruttivismo e rilfessività. La formazione alla pratica di insegnamento
Colombo, Maddalena;Varani, Andrea
2008
Abstract
Questo libro utilizza un approccio innovativo alla formazione dei docenti di ogni ordine e grado, tenendo conto sia delle esperienze realizzate negli ultimi anni dalle Scuole di Specializzazione all Insegnamento Secondario e dai Corsi di Laurea in Scienze della Formazione primaria, sia delle criticità incontrate dalla formazione in servizio. Poiché si è radicalmente trasformato il modello professionale vigente, non più basato sul trasferimento lineare dei contenuti bensì centrato sulle capacità critiche, elaborative, collaborative e riflessive dei soggetti in situazione, occorre passare da un approccio basato solo sulle competenze tecnico-disciplinari a uno più globale, attento ai processi conoscitivi e relazionali dell insegnante e dell allievo contemporaneamente. Sulla base di una corretta analisi dei fabbisogni, questo modello di intervento formativo è fondato su due paradigmi, vicini e complementari: l epistemologia costruttivista (con le sue traduzioni didattiche) e la pratica riflessiva. Sulla base del il primo, l insegnante (così come il discente) è un agente epistemico che costruisce il proprio mondo, fatto di oggetti culturali che egli stesso apprende, e con l atto di insegnare promuove altrettanti processi costruttivi nell alunno. Ma è anche attore sociale e politico, ossia opera in un sistema di vincoli e di condizioni che richiede un approccio non solo mentalistico bensì situato e aperto all imprevisto. Necessita allora del secondo paradigma, la riflessività, intesa come suggerisce D. A. Schön, quale epistemologia della pratica professionale , cioè un quadro di riferimenti pratici per confrontarsi con la situazione e con le proprie capacità (incluso i vincoli e i limiti). La proposta operativa, illustrata nella seconda parte del volume, raccoglie riflessioni e contributi di un gruppo eterogeneo di esperti e formatori che hanno recuperato un esperienza fondativa della tradizione italiana in questo ambito, il Tirocinio a scuola, rivisitato attraverso il nesso costruttivismo-riflessività e arricchito da momenti di apprendimento individuali e collettivi con attività in presenza e on line, che permettono di attivare nuovi nessi pratica-teoria a partire dalle esperienze soggettive. I principali dispositivi proposti sono l osservazione, il laboratorio, la scrittura autobiografica, la comunità di apprendimento, anche attraverso ambienti virtuali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.