Muovendo dal fallimento nella prevenzione della pandemia Covid-19, il contributo evidenzia una serie di effetti controproducenti dei criteri attuali d'intervento del diritto penale penale nei confronti della commissione dei reati formulando una serie di proposte a fini di riforma, secondo il seguente indice: 1. La prevenzione, questa sconosciuta. – 2. Se il precetto comportamentale è reso adespota e sfuggente. – 3. La congiura del silenzio correlata (ma non soltanto) al modello del reato colposo. – 4. Eppure nulla di nuovo: punirne uno per educarne cento. – 5. Qualche istruzione dovrà pur trarsi dalla vicenda relativa all’abuso d’ufficio. – 6. La madre di tutte le formule magiche: prevenzione mediante retribuzione. – 7. La risposta al reato come progetto: malgrado tutto, un’idea che si fa strada. – 8. Sanzioni diverse, ma concepite in modo unitario. – 9. L’apoteosi del processo non è la condanna: si tratta di fare verità, per migliorare. – 10. Il reato è irrevocabile, ma la frattura aperta del reato non si sana sui piatti di una bilancia. – 11. Sulle modalità intese a determinare in concreto sanzioni penali non più ritorsive. – 12. È urgente superare, nel mondo, le dinamiche conflittuali: un ruolo culturale da raccogliere, e una campana che suona, anche per il penalista.
Eusebi, L., Covid-19 ed esigenze di rifondazione della giustizia penale, in Bondi, A., Fiandaca, G., Fletcher, G. P., Marra G, S. A. M., Roxin, C., Volk, K. (ed.), Studi in onore di Lucio Monaco, Urbino University Press 2020, Urbino 2020: 425- 470 [http://hdl.handle.net/10807/166808]
Covid-19 ed esigenze di rifondazione della giustizia penale
Eusebi, Luciano
2020
Abstract
Muovendo dal fallimento nella prevenzione della pandemia Covid-19, il contributo evidenzia una serie di effetti controproducenti dei criteri attuali d'intervento del diritto penale penale nei confronti della commissione dei reati formulando una serie di proposte a fini di riforma, secondo il seguente indice: 1. La prevenzione, questa sconosciuta. – 2. Se il precetto comportamentale è reso adespota e sfuggente. – 3. La congiura del silenzio correlata (ma non soltanto) al modello del reato colposo. – 4. Eppure nulla di nuovo: punirne uno per educarne cento. – 5. Qualche istruzione dovrà pur trarsi dalla vicenda relativa all’abuso d’ufficio. – 6. La madre di tutte le formule magiche: prevenzione mediante retribuzione. – 7. La risposta al reato come progetto: malgrado tutto, un’idea che si fa strada. – 8. Sanzioni diverse, ma concepite in modo unitario. – 9. L’apoteosi del processo non è la condanna: si tratta di fare verità, per migliorare. – 10. Il reato è irrevocabile, ma la frattura aperta del reato non si sana sui piatti di una bilancia. – 11. Sulle modalità intese a determinare in concreto sanzioni penali non più ritorsive. – 12. È urgente superare, nel mondo, le dinamiche conflittuali: un ruolo culturale da raccogliere, e una campana che suona, anche per il penalista.File | Dimensione | Formato | |
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