A partire dalla metà del secolo scorso, infatti, la legislazione e le policies dei paesi industrialmente più avanzati hanno, da una parte, regolato sempre più scienze e tecnologie; ma, dall’altro, hanno anche legittimato in misura crescente il potere normativo attraverso saperi evidence-based mediati dal parere di esperti. Il potere autovalidante e autoreferenziale del sapere scientifico, prodotto e giustificato dalle comunità degli scienziati, infatti, appare problematico per le società democratiche che, diversamente dai regimi autoritari, sono definitoriamente impegnate in esercizi di valutazione e legittimazione dei poteri che in esse si esercitano.
Tallacchini, M., Il “giusto posto” della scienza nella società: dalla “scienza come democrazia” alle “società democratiche della conoscenza”, in Ostinelli, M. (ed.), Modernità, scienza, democrazia, Carocci Editore, ROMA -- ITA 2020: 143- 155 [http://hdl.handle.net/10807/166403]
Il “giusto posto” della scienza nella società: dalla “scienza come democrazia” alle “società democratiche della conoscenza”
Tallacchini, Mariachiara
Primo
2020
Abstract
A partire dalla metà del secolo scorso, infatti, la legislazione e le policies dei paesi industrialmente più avanzati hanno, da una parte, regolato sempre più scienze e tecnologie; ma, dall’altro, hanno anche legittimato in misura crescente il potere normativo attraverso saperi evidence-based mediati dal parere di esperti. Il potere autovalidante e autoreferenziale del sapere scientifico, prodotto e giustificato dalle comunità degli scienziati, infatti, appare problematico per le società democratiche che, diversamente dai regimi autoritari, sono definitoriamente impegnate in esercizi di valutazione e legittimazione dei poteri che in esse si esercitano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.