L'obiettivo dell'indagine è quello di effettuare una comparazione tra i giovani italiani e quelli residenti in alcuni grandi Paesi europei (Francia, Spagna, Germania, UK) in merito agli usi della rete di Internet durante il lockdown che le istituzioni nazionali hanno imposto durante i mesi di marzo-aprile 2020 per contrastare la pandemia di Coronavirus. Nel primo paragrafo si affronta il tema dell’uso informativo della rete, con particolare riferimento al modo in cui vecchi e nuovi media si integrano nella dieta informativa durante il periodo di crisi. Nel secondo paragrafo ci si concentra sui social network, “luogo” della rete in cui funzione informativa e pratiche partecipative si trovano a vivere a stretto contatto e in continua ibridazione. Mediante l'analisi dell'uso dei social network da parte dei giovani europei si è potuto così esplorare, oltre alle strategie di recupero delle informazioni, l'atteggiamento nei confronti della socialità e della partecipazione intesa come capacità di dare/ricevere supporto tramite il ricorso alla sfera online. Allo stesso tempo si è potuto anche osservare come l'uso dei social network durante il lockdown si colleghi al contenimento o all'innalzamento dei livelli di ansia e di panico da parte dei propri utenti. Infine si è osservato l’uso che i giovani hanno fatto delle piattaforme digitali legate in particolare ad alcuni servizi (spesa a domicilio, intrattenimento mediale, e-commerce) e si è analizzato il rapporto dei giovani con la “traduzione” digitale di alcune attività centrali nella vita quotidiana tout-court: lavoro, studio, vita spirituale.
Bichi, R., Introini, F., Pasqualini, C., "Stay at home, stay online". In Rete durante il lockdown, in Istituto Giuseppe Toniol, I. G. T. (ed.), Giovani ai tempi del Coronavirus. Una generazione in lockdown che sogna un futuro diverso, Vita e Pensiero, Milano 2020: 2021 67- 87 [http://hdl.handle.net/10807/165920]
"Stay at home, stay online". In Rete durante il lockdown
Bichi, Rita;Introini, Fabio;Pasqualini, Cristina
2020
Abstract
L'obiettivo dell'indagine è quello di effettuare una comparazione tra i giovani italiani e quelli residenti in alcuni grandi Paesi europei (Francia, Spagna, Germania, UK) in merito agli usi della rete di Internet durante il lockdown che le istituzioni nazionali hanno imposto durante i mesi di marzo-aprile 2020 per contrastare la pandemia di Coronavirus. Nel primo paragrafo si affronta il tema dell’uso informativo della rete, con particolare riferimento al modo in cui vecchi e nuovi media si integrano nella dieta informativa durante il periodo di crisi. Nel secondo paragrafo ci si concentra sui social network, “luogo” della rete in cui funzione informativa e pratiche partecipative si trovano a vivere a stretto contatto e in continua ibridazione. Mediante l'analisi dell'uso dei social network da parte dei giovani europei si è potuto così esplorare, oltre alle strategie di recupero delle informazioni, l'atteggiamento nei confronti della socialità e della partecipazione intesa come capacità di dare/ricevere supporto tramite il ricorso alla sfera online. Allo stesso tempo si è potuto anche osservare come l'uso dei social network durante il lockdown si colleghi al contenimento o all'innalzamento dei livelli di ansia e di panico da parte dei propri utenti. Infine si è osservato l’uso che i giovani hanno fatto delle piattaforme digitali legate in particolare ad alcuni servizi (spesa a domicilio, intrattenimento mediale, e-commerce) e si è analizzato il rapporto dei giovani con la “traduzione” digitale di alcune attività centrali nella vita quotidiana tout-court: lavoro, studio, vita spirituale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.