I media oggi sono on life, ovvero appartengono alla nostra vita di tutti i giorni, fanno sempre più parte di come recuperiamo informazioni, entriamo in contatto con gli altri, occupiamo il tempo libero. Anche per la famiglia è così. I media sono parte integrante del rapporto tra genitori e figli, offrono opportunità, richiedono attenzioni educative. Nel Rapporto questa situazione è stata indagata riportandola ad alcuni aspetti che riguardano la famiglia oggi: il fatto che sia sempre più scomposta (famiglie monoparentali, o ricostituite), il fatto che sovraresponsabilizzi sempre di più le madri, la difficoltà dei genitori a conciliare i tempi per la famiglia con il tempo del lavoro. Per le famiglie scomposte i media digitali rappresentano una indubbia possibilità di contatto: i figli possono comunicare con entrambe i genitori, indipendentemente dai nuovi assetti delle loro unioni, anche al di là dei momenti di compresenza fisica. Anche per le madri tuttofare (casalinghe e in carriera allo stesso tempo, impegnate nel ruolo materno e anche a surrogare quello del padre) i media digitali rappresentano uno strumento importante: li usano per tenere sotto controllo la situazione, sviluppare la complicità con i figli, comunicare con loro anche dal lavoro. Da ultimo la conciliazione famiglia-lavoro. Lo smart-working, il lavorare anche da casa grazie alle tecnologie, ne ha ribadito l’importanza nei lunghi mesi del lock-down. Ancora una volta una grande opportunità, ma con un’attenzione da tenere: separare i tempi (se non gli spazi) del lavoro e della famiglia, non lasciare che l’ubiquità e la connettività dei media digitali sottraggano alla famiglia tutti i suoi momenti. Alla fine è un problema di consapevolezza e di responsabilità. La ricerca lo ha dimostrato bene. Nella società informazionale i media rappresentano un modo per “aumentare” l’esperienza e i vissuti delle nostre famiglie, ma occorre che il loro uso sia accompagnato da una forte intenzionalità educativa.
Rivoltella, P. C., Le sfide del digitale alle responsabilità familiari: educare alle relazioni nella società iperconnessa, La famiglia nella società postfamiliare. Nuovo Rapporto CISF 2020, San Paolo Edizioni, Cinisello Balsamo (Milano) 2020: 183-213 [http://hdl.handle.net/10807/165719]
Le sfide del digitale alle responsabilità familiari: educare alle relazioni nella società iperconnessa
Rivoltella, Pier Cesare
2020
Abstract
I media oggi sono on life, ovvero appartengono alla nostra vita di tutti i giorni, fanno sempre più parte di come recuperiamo informazioni, entriamo in contatto con gli altri, occupiamo il tempo libero. Anche per la famiglia è così. I media sono parte integrante del rapporto tra genitori e figli, offrono opportunità, richiedono attenzioni educative. Nel Rapporto questa situazione è stata indagata riportandola ad alcuni aspetti che riguardano la famiglia oggi: il fatto che sia sempre più scomposta (famiglie monoparentali, o ricostituite), il fatto che sovraresponsabilizzi sempre di più le madri, la difficoltà dei genitori a conciliare i tempi per la famiglia con il tempo del lavoro. Per le famiglie scomposte i media digitali rappresentano una indubbia possibilità di contatto: i figli possono comunicare con entrambe i genitori, indipendentemente dai nuovi assetti delle loro unioni, anche al di là dei momenti di compresenza fisica. Anche per le madri tuttofare (casalinghe e in carriera allo stesso tempo, impegnate nel ruolo materno e anche a surrogare quello del padre) i media digitali rappresentano uno strumento importante: li usano per tenere sotto controllo la situazione, sviluppare la complicità con i figli, comunicare con loro anche dal lavoro. Da ultimo la conciliazione famiglia-lavoro. Lo smart-working, il lavorare anche da casa grazie alle tecnologie, ne ha ribadito l’importanza nei lunghi mesi del lock-down. Ancora una volta una grande opportunità, ma con un’attenzione da tenere: separare i tempi (se non gli spazi) del lavoro e della famiglia, non lasciare che l’ubiquità e la connettività dei media digitali sottraggano alla famiglia tutti i suoi momenti. Alla fine è un problema di consapevolezza e di responsabilità. La ricerca lo ha dimostrato bene. Nella società informazionale i media rappresentano un modo per “aumentare” l’esperienza e i vissuti delle nostre famiglie, ma occorre che il loro uso sia accompagnato da una forte intenzionalità educativa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.