Il testo presenta la traduzione, corredata di introduzione e note, del "Libro delle meraviglie del cuore" di Abu Hamid al-Ghazali. Culla delle aspirazioni buone e malvagie dell’uomo, sede dello spirito e fonte della conoscenza, il cuore è presentanto come la vera e propria essenza dell’uomo, in quanto tale in grado di cogliere, al termine di un arduo quanto affascinante percorso interiore, il Principio eterno. La religione si configura pertanto nel testo come esperienza intima, in cui la ricerca di Dio avviene attraverso l’introspezione, perché «chi ignora il proprio cuore ignora se stesso e chi ignora se stesso ignora il suo Signore». Ma il cuore è come uno specchio: se è limpido, vi si riflettono i tesori del Mondo Celeste; se invece è arrugginito dal peccato, questi gli sono preclusi. La chiave per rendere lo specchio del cuore perfettamente polito è per l'autore la lotta interiore: l’uomo deve imparare a guidare rettamente gli eserciti che Dio ha assegnato al cuore, e che ora sono a Lui fedeli e Lo servono spronando al bene, ora a Lui ribelli per istigazione del demonio. Questi eserciti sono appunto le «meraviglie del cuore». Per combattere le tentazioni di Satana, l’uomo deve pertanto mondare e purificare la propria anima con i mezzi consigliati dai sufi, poiché la loro Via ha come meta suprema l’incontro con Dio.
Peta, I., al-Ghazali, Le meraviglie del cuore, Leone Verde, Torino 2006: 180 [http://hdl.handle.net/10807/1642]
al-Ghazali, Le meraviglie del cuore
Peta, Ines
2006
Abstract
Il testo presenta la traduzione, corredata di introduzione e note, del "Libro delle meraviglie del cuore" di Abu Hamid al-Ghazali. Culla delle aspirazioni buone e malvagie dell’uomo, sede dello spirito e fonte della conoscenza, il cuore è presentanto come la vera e propria essenza dell’uomo, in quanto tale in grado di cogliere, al termine di un arduo quanto affascinante percorso interiore, il Principio eterno. La religione si configura pertanto nel testo come esperienza intima, in cui la ricerca di Dio avviene attraverso l’introspezione, perché «chi ignora il proprio cuore ignora se stesso e chi ignora se stesso ignora il suo Signore». Ma il cuore è come uno specchio: se è limpido, vi si riflettono i tesori del Mondo Celeste; se invece è arrugginito dal peccato, questi gli sono preclusi. La chiave per rendere lo specchio del cuore perfettamente polito è per l'autore la lotta interiore: l’uomo deve imparare a guidare rettamente gli eserciti che Dio ha assegnato al cuore, e che ora sono a Lui fedeli e Lo servono spronando al bene, ora a Lui ribelli per istigazione del demonio. Questi eserciti sono appunto le «meraviglie del cuore». Per combattere le tentazioni di Satana, l’uomo deve pertanto mondare e purificare la propria anima con i mezzi consigliati dai sufi, poiché la loro Via ha come meta suprema l’incontro con Dio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.