In vino veritas è infatti, come dice il sottotitolo, un “ricordo riportato da William Afham”, e questo rivela già molto dell’opera, dice della sua natura del tutto peculiare, che con la realtà sembra davvero aver ben poco a che fare, così come altrettanto poco ha a che fare con il pensiero oggettivo. In vino veritas è un’operetta il cui diritto all’esistenza è fondato in ultima analisi su un escamotage, su una sorta di astuto ed elegante equilibrio tra essere e non essere reso possibile dall’inspiegabile gioco di prestigio della poesia, dell’invenzione.
Basso, I. M., Storia di un’“esagerazione isterico-fantastica”, in Ingrid Bass, I. B. (ed.), In vino veritas. Un ricordo riportato da William Afham, Feltrinelli, Milano 2020: 123- 139 [http://hdl.handle.net/10807/163332]
Storia di un’“esagerazione isterico-fantastica”
Basso, Ingrid Marina
2020
Abstract
In vino veritas è infatti, come dice il sottotitolo, un “ricordo riportato da William Afham”, e questo rivela già molto dell’opera, dice della sua natura del tutto peculiare, che con la realtà sembra davvero aver ben poco a che fare, così come altrettanto poco ha a che fare con il pensiero oggettivo. In vino veritas è un’operetta il cui diritto all’esistenza è fondato in ultima analisi su un escamotage, su una sorta di astuto ed elegante equilibrio tra essere e non essere reso possibile dall’inspiegabile gioco di prestigio della poesia, dell’invenzione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.