Esattamente 40 anni fa, con la pubblicazione dell’articolo “International Economics and International Relations: A Case of Mutual Neglect”, Susan Strange contribuiva, insieme a pochi altri pionieri, alla creazione di quella che sarebbe poi diventata nota come International Political Economy (IPE). L’articolo analizza il contributo di Strange sia in rapporto all’IPE, sia alle Relazioni Internazionali (IR), a partire dalla comprensione della “relazione genetica” tra questi due ambiti e dal ruolo svolto dalla sua produzione intellettuale nell’evoluzione di entrambi. Vengono quindi esaminati alcuni elementi fondamentali del suo “approccio eclettico”, concentrandoci in particolare sulle idee di Strange in merito alla teoria, sulla sua ridefinizione di politica e sul concetto di potere strutturale. Prima di analizzare alcuni dei problemi che sembrano aver impedito alle sue elaborazioni teoriche una diffusa accoglienza, vengono illustrati alcuni dei suoi contributi espressamente pertinenti alle Relazioni Internazionali: in particolare la sua tesi della “Ritirata dello Stato” e il suo approccio alla teoria dei regimi. In conclusione, si suggerisce come l’opera di Susan Strange, e in particolare gli aspetti qui analizzati, possano essere ancora oggi utilmente applicati, rivisitati e migliorati per esprimere finalmente tutto il potenziale del suo contributo.
Fassi, E., A Strange Approach. Susan Strange’s Contribution to International Political Economy and International Relations Theory, in Massimo De Leonardi, M. D. L. (ed.), Quaderni di Scienze Politiche, Educatt Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano 2019: 9 - n.16 143- 168 [http://hdl.handle.net/10807/163156]
A Strange Approach. Susan Strange’s Contribution to International Political Economy and International Relations Theory
Fassi, Enrico
2019
Abstract
Esattamente 40 anni fa, con la pubblicazione dell’articolo “International Economics and International Relations: A Case of Mutual Neglect”, Susan Strange contribuiva, insieme a pochi altri pionieri, alla creazione di quella che sarebbe poi diventata nota come International Political Economy (IPE). L’articolo analizza il contributo di Strange sia in rapporto all’IPE, sia alle Relazioni Internazionali (IR), a partire dalla comprensione della “relazione genetica” tra questi due ambiti e dal ruolo svolto dalla sua produzione intellettuale nell’evoluzione di entrambi. Vengono quindi esaminati alcuni elementi fondamentali del suo “approccio eclettico”, concentrandoci in particolare sulle idee di Strange in merito alla teoria, sulla sua ridefinizione di politica e sul concetto di potere strutturale. Prima di analizzare alcuni dei problemi che sembrano aver impedito alle sue elaborazioni teoriche una diffusa accoglienza, vengono illustrati alcuni dei suoi contributi espressamente pertinenti alle Relazioni Internazionali: in particolare la sua tesi della “Ritirata dello Stato” e il suo approccio alla teoria dei regimi. In conclusione, si suggerisce come l’opera di Susan Strange, e in particolare gli aspetti qui analizzati, possano essere ancora oggi utilmente applicati, rivisitati e migliorati per esprimere finalmente tutto il potenziale del suo contributo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.