L’ascolto è quell’atto educativo originario che viene prima della parola e ci permette di stare “dalla parte” dei bambini. Non si tratta di una generica disposizione a sentire, ma di un atto volontario, che rivela un certo modo di guardare i bambini, riconoscendoli protagonisti dei loro percorsi di crescita, in relazione con sé, con gli altri, con il mondo. Mettere al centro i bambini, valorizzandoli come agenti di cambiamento e attori della loro storia, significa garantire loro il diritto fondamentale di far sentire la propria voce, all’interno di trame relazionali in cui possono essere riconosciuti come interlocutori attivi. Attraverso una pedagogia dell’ascolto, è possibile scoprire che dietro i comportamenti e le parole infantili ci sono delle competenze, delle opinioni, in altri termini delle teorie sulla vita e sul mondo.
Amadini, M., Ascoltare l’infanzia, Scholé - Morcelliana, Brescia 2020: 34 [http://hdl.handle.net/10807/163042]
Ascoltare l’infanzia
Amadini, Monica
2020
Abstract
L’ascolto è quell’atto educativo originario che viene prima della parola e ci permette di stare “dalla parte” dei bambini. Non si tratta di una generica disposizione a sentire, ma di un atto volontario, che rivela un certo modo di guardare i bambini, riconoscendoli protagonisti dei loro percorsi di crescita, in relazione con sé, con gli altri, con il mondo. Mettere al centro i bambini, valorizzandoli come agenti di cambiamento e attori della loro storia, significa garantire loro il diritto fondamentale di far sentire la propria voce, all’interno di trame relazionali in cui possono essere riconosciuti come interlocutori attivi. Attraverso una pedagogia dell’ascolto, è possibile scoprire che dietro i comportamenti e le parole infantili ci sono delle competenze, delle opinioni, in altri termini delle teorie sulla vita e sul mondo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.