Il progetto urbanistico dell'epoca post-bellica scandisce la pianificazione sulla base dell'utopia di un inarrestabile cammino verso il progresso che avrebbe scalzato definitivamente arretratezza economica insieme a tradizioni eccessivamente ancorate a uno spazio. Quell'utopia costruisce i suoi luoghi ideali - che coincidono, in buona parte, con le nuove periferie urbane italiane - entro cui proiettare le sue coordinate e lasciare le sue tracce. Le trasformazioni urbane più ampie di quegli stessi decenni contribuiscono al mutamento delle funzioni, dei confini, dei legami, delle popolazioni delle città. Con significative implicazioni in termini di vissuti soggettive ed esperienze sociali.
Martinelli, M., Dall'utopia urbanistica alla città a progetto, in Magatti, M. (ed.), La città abbandonata. Dove sono e come cambiano le periferie., Il Mulino, Bologna 2005: 153- 211 [http://hdl.handle.net/10807/162830]
Dall'utopia urbanistica alla città a progetto
Martinelli, Monica
2005
Abstract
Il progetto urbanistico dell'epoca post-bellica scandisce la pianificazione sulla base dell'utopia di un inarrestabile cammino verso il progresso che avrebbe scalzato definitivamente arretratezza economica insieme a tradizioni eccessivamente ancorate a uno spazio. Quell'utopia costruisce i suoi luoghi ideali - che coincidono, in buona parte, con le nuove periferie urbane italiane - entro cui proiettare le sue coordinate e lasciare le sue tracce. Le trasformazioni urbane più ampie di quegli stessi decenni contribuiscono al mutamento delle funzioni, dei confini, dei legami, delle popolazioni delle città. Con significative implicazioni in termini di vissuti soggettive ed esperienze sociali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.