La presenza dell’oro nella società è pervasiva. La sua filiera è così complessa e dilatata che per seguirla - dall’estrazione ai prodotti finiti come si è fatto in questo volume - si viene coinvolti in una dimensione planetaria, dove i territori vengono pesantemente plasmati. L’uomo da millenni usa questo metallo con le funzioni più varie: da mezzo di pagamento a ornamento della persona con gioielli, a tessuti, a componenti di arredo, suppellettili, prodotti artistici, prodotti industriali e sanitari. Il simbolismo che si rifà all’oro è carico di significati: preziosità, ricchezza, prosperità, lusso, luminosità, raffinatezza, abbondanza, prestigio, incorruttibilità, valore che il materiale e il colore stesso sottolineano, ma anche realtà superiori che trascendono l’uomo. Molte circostanze della vita vengono sottolineate da premi, regali o acquisti di oggetti d’oro: vincite, lauree, riconoscimenti del successo o del valore di un individuo o di un gruppo in un campo di attività o per atti di particolare merito. Si pensi alle medaglie d’oro nello sport, al disco d’oro che gli artisti in campo musicale ricevono per certificare il numero di copie vendute, alle statuette e oggetti d’oro nella cinematografia, alle medaglie d’oro al valor militare o per atti di eroismo. In molti settori produttivi la pratica di premiare con oggetti d’oro è diffusa e a ricercarli se ne scoprono sempre di più. Interessante è il caso de Il Compasso d’Oro, un premio ora assegnato dall’Associazione per il Disegno Industriale (ADI): le foto dei prodotti - vere icone del design - dal 1954 al 2018 permettono di assistere allo snodarsi temporale dell’industria italiana dal secondo dopoguerra in tanti settori e, allo stesso tempo, sembra di entrare nelle case e in edifici di tutti tipi con gli arredi e gli oggetti che fanno o hanno fatto parte della nostra vita e di quella di coloro che ci hanno preceduto. Da secoli in quartieri urbani - che hanno poi subito le più diversificate evoluzioni - si sono aggregati “artigiani” e artisti della lavorazione dell’oro. Ora l’industria orafa riguarda molti paesi a livello mondiale e spesso si è concretizzata in global value chian. Le varie fasi della filiera dell’oro hanno strutturato territori e articolato reti, con imprese multinazionali specialistiche e conglomerate, maison e grandi, medie e piccole imprese sia seriali sia per articoli unici. L’Italia ricopre un ruolo importante principalmente con i suoi tre distretti di Vicenza, Arezzo e Valenza Po: anch’essi hanno subito evoluzioni e involuzioni significative nel XX secolo e tutt’ora alla luce dei nuovi sistemi di produzione, del commercio mondiale, dell’e-commerce e degli stili di consumo. Al giorno d’oggi l’esistenza è sempre più caratterizzata da viaggi che permettono di rapportarsi con siti caratterizzati dalla presenza dell’oro lavorato. In particolare si è coinvolti in un turismo culturale e/o religioso con visite a musei, palazzi reali, palazzi storici, ville, castelli, biblioteche storiche, chiese, beni ecclesiastici e mostre con raccolte preziose in cui oggetti d’oro (e con oro) sono esposti e l’oro lavorato in vario modo compare. Oggi più che mai il turismo è vissuto per le esperienze e per le sensazioni che suscita. Potendolo declinare nelle numerose sfaccettature in cui il turismo si articola in turismi, effettivamente si possono soddisfare tanti bisogni che sono espressi prepotentemente dalla Domanda. Non solo un turismo (ed escursionismo) culturale in pregevoli luoghi al chiuso in edifici quali quelli sopra citati, in contesti prevalentemente urbani ma anche extraurbani come i geositi minerari. Il variegato mondo dell’Offerta può, poi, ampliare, indicare, incanalare alcuni bisogni. Lo stile di vita attuale comporta l’uso delle nuove tecnologie ormai pervasive. Nel contesto del turismo culturale, del turismo per la vacanza e lo shopping ciò che de visu si può ammirare in loco, oggi si può visionare tramite Internet in numerosissimi siti e in video opportunamente scelti (in particolare durante il periodo di completamento del volume, in giorni eccezionali per l'emergenza sanitaria da Sars-Cov-2 (COVID19 - corona virus) . Lo studio e le riflessioni geografiche si sono perciò articolate in quattro Parti distinte, snodate in vari capitoli con alcuni box di approfondimento emblematici: Parte I – Il contesto di riferimento. L’oro e i suoi usi: dalla storia all’attuale. Parte II – L’oro e la sua filiera. Parte III – Il settore orafo a livello mondiale e in Italia negli ultimi decenni. Parte IV – Paesaggi minerari e turismo orafo.

Rizzo, R. G., La Geografia dell'oro. Dalla produzione al consumo... e al turismo, EDUCatt, Milano 2020: 184 [http://hdl.handle.net/10807/162674]

La Geografia dell'oro. Dalla produzione al consumo... e al turismo

Rizzo, Raffaela Gabriella
Primo
Writing – Review & Editing
2020

Abstract

La presenza dell’oro nella società è pervasiva. La sua filiera è così complessa e dilatata che per seguirla - dall’estrazione ai prodotti finiti come si è fatto in questo volume - si viene coinvolti in una dimensione planetaria, dove i territori vengono pesantemente plasmati. L’uomo da millenni usa questo metallo con le funzioni più varie: da mezzo di pagamento a ornamento della persona con gioielli, a tessuti, a componenti di arredo, suppellettili, prodotti artistici, prodotti industriali e sanitari. Il simbolismo che si rifà all’oro è carico di significati: preziosità, ricchezza, prosperità, lusso, luminosità, raffinatezza, abbondanza, prestigio, incorruttibilità, valore che il materiale e il colore stesso sottolineano, ma anche realtà superiori che trascendono l’uomo. Molte circostanze della vita vengono sottolineate da premi, regali o acquisti di oggetti d’oro: vincite, lauree, riconoscimenti del successo o del valore di un individuo o di un gruppo in un campo di attività o per atti di particolare merito. Si pensi alle medaglie d’oro nello sport, al disco d’oro che gli artisti in campo musicale ricevono per certificare il numero di copie vendute, alle statuette e oggetti d’oro nella cinematografia, alle medaglie d’oro al valor militare o per atti di eroismo. In molti settori produttivi la pratica di premiare con oggetti d’oro è diffusa e a ricercarli se ne scoprono sempre di più. Interessante è il caso de Il Compasso d’Oro, un premio ora assegnato dall’Associazione per il Disegno Industriale (ADI): le foto dei prodotti - vere icone del design - dal 1954 al 2018 permettono di assistere allo snodarsi temporale dell’industria italiana dal secondo dopoguerra in tanti settori e, allo stesso tempo, sembra di entrare nelle case e in edifici di tutti tipi con gli arredi e gli oggetti che fanno o hanno fatto parte della nostra vita e di quella di coloro che ci hanno preceduto. Da secoli in quartieri urbani - che hanno poi subito le più diversificate evoluzioni - si sono aggregati “artigiani” e artisti della lavorazione dell’oro. Ora l’industria orafa riguarda molti paesi a livello mondiale e spesso si è concretizzata in global value chian. Le varie fasi della filiera dell’oro hanno strutturato territori e articolato reti, con imprese multinazionali specialistiche e conglomerate, maison e grandi, medie e piccole imprese sia seriali sia per articoli unici. L’Italia ricopre un ruolo importante principalmente con i suoi tre distretti di Vicenza, Arezzo e Valenza Po: anch’essi hanno subito evoluzioni e involuzioni significative nel XX secolo e tutt’ora alla luce dei nuovi sistemi di produzione, del commercio mondiale, dell’e-commerce e degli stili di consumo. Al giorno d’oggi l’esistenza è sempre più caratterizzata da viaggi che permettono di rapportarsi con siti caratterizzati dalla presenza dell’oro lavorato. In particolare si è coinvolti in un turismo culturale e/o religioso con visite a musei, palazzi reali, palazzi storici, ville, castelli, biblioteche storiche, chiese, beni ecclesiastici e mostre con raccolte preziose in cui oggetti d’oro (e con oro) sono esposti e l’oro lavorato in vario modo compare. Oggi più che mai il turismo è vissuto per le esperienze e per le sensazioni che suscita. Potendolo declinare nelle numerose sfaccettature in cui il turismo si articola in turismi, effettivamente si possono soddisfare tanti bisogni che sono espressi prepotentemente dalla Domanda. Non solo un turismo (ed escursionismo) culturale in pregevoli luoghi al chiuso in edifici quali quelli sopra citati, in contesti prevalentemente urbani ma anche extraurbani come i geositi minerari. Il variegato mondo dell’Offerta può, poi, ampliare, indicare, incanalare alcuni bisogni. Lo stile di vita attuale comporta l’uso delle nuove tecnologie ormai pervasive. Nel contesto del turismo culturale, del turismo per la vacanza e lo shopping ciò che de visu si può ammirare in loco, oggi si può visionare tramite Internet in numerosissimi siti e in video opportunamente scelti (in particolare durante il periodo di completamento del volume, in giorni eccezionali per l'emergenza sanitaria da Sars-Cov-2 (COVID19 - corona virus) . Lo studio e le riflessioni geografiche si sono perciò articolate in quattro Parti distinte, snodate in vari capitoli con alcuni box di approfondimento emblematici: Parte I – Il contesto di riferimento. L’oro e i suoi usi: dalla storia all’attuale. Parte II – L’oro e la sua filiera. Parte III – Il settore orafo a livello mondiale e in Italia negli ultimi decenni. Parte IV – Paesaggi minerari e turismo orafo.
2020
Italiano
Monografia o trattato scientifico
EDUCatt
La pubblicazione di questo volume ha ricevuto per l’anno 2018 il contributo finanziario dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Rizzo, R. G., La Geografia dell'oro. Dalla produzione al consumo... e al turismo, EDUCatt, Milano 2020: 184 [http://hdl.handle.net/10807/162674]
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