La rivoluzione tecnologica associata all’affermarsi delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione ha avuto effetti importanti per le economie avanzate. Dagli anni Ottanta, la nuova divisione internazionale del lavoro ha reso necessario il riposizionamento delle imprese nelle fasi più pregiate della catena globale del valore, generalmente collocate a monte o a valle della fase manifatturiera vera e propria, per poter contrastare più efficacemente la concorrenza dei paesi emergenti. D’altra parte, l’incertezza nelle traiettorie tecnologiche e l’elevato grado di specializzazione necessaria per progettare nuovi prodotti e nuovi servizi ha modificato le modalità con cui si giunge all’innovazione. L’ideazione e lo sviluppo di prodotti innovativi non sono più soltanto il risultato dell’attività svolta nei laboratori di R&S delle grandi imprese, ma vengono alimentati dalla collaborazione tra attori diversi: imprese (grandi e piccole), centri di ricerca (pubblici e privati) e università. In altre parole, si è progressivamente affermato il paradigma della open-innovation [Chesbrough 2003] e l’innovazione è sempre più una costruzione sociale [Trigilia 2007]. In questo scenario, accresce l’importanza del ruolo degli enti di istruzione e formazione, delle imprese che presidiano la frontiera delle conoscenze, nonché delle loro reti di relazione. Lo scopo di questo capitolo è quello di ricostruire il cambiamento delle PII nei diversi modelli di crescita a fronte del superamento del paradigma fordista-taylorista e dell’affermarsi, attraverso la rivoluzione delle ICT, del paradigma della learning society. Nei quattro paragrafi che seguono saranno approfondite le PII degli otto paesi considerati. Il sesto paragrafo è dedicato alle politiche per l’istruzione.

Gherardini, A., Manzo, C., Raspanti, D., Politiche per l'innovazione e l'istruzione: una risorsa chiave per lo sviluppo inclusivo, Capitalismi e democrazie. Si possono conciliare crescita e uguaglianza, Il Mulino, Bologna 2020 2020: 341-378 [http://hdl.handle.net/10807/162034]

Politiche per l'innovazione e l'istruzione: una risorsa chiave per lo sviluppo inclusivo

Manzo, Cecilia;
2020

Abstract

La rivoluzione tecnologica associata all’affermarsi delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione ha avuto effetti importanti per le economie avanzate. Dagli anni Ottanta, la nuova divisione internazionale del lavoro ha reso necessario il riposizionamento delle imprese nelle fasi più pregiate della catena globale del valore, generalmente collocate a monte o a valle della fase manifatturiera vera e propria, per poter contrastare più efficacemente la concorrenza dei paesi emergenti. D’altra parte, l’incertezza nelle traiettorie tecnologiche e l’elevato grado di specializzazione necessaria per progettare nuovi prodotti e nuovi servizi ha modificato le modalità con cui si giunge all’innovazione. L’ideazione e lo sviluppo di prodotti innovativi non sono più soltanto il risultato dell’attività svolta nei laboratori di R&S delle grandi imprese, ma vengono alimentati dalla collaborazione tra attori diversi: imprese (grandi e piccole), centri di ricerca (pubblici e privati) e università. In altre parole, si è progressivamente affermato il paradigma della open-innovation [Chesbrough 2003] e l’innovazione è sempre più una costruzione sociale [Trigilia 2007]. In questo scenario, accresce l’importanza del ruolo degli enti di istruzione e formazione, delle imprese che presidiano la frontiera delle conoscenze, nonché delle loro reti di relazione. Lo scopo di questo capitolo è quello di ricostruire il cambiamento delle PII nei diversi modelli di crescita a fronte del superamento del paradigma fordista-taylorista e dell’affermarsi, attraverso la rivoluzione delle ICT, del paradigma della learning society. Nei quattro paragrafi che seguono saranno approfondite le PII degli otto paesi considerati. Il sesto paragrafo è dedicato alle politiche per l’istruzione.
2020
Italiano
9788815290687
Il Mulino
2020
Gherardini, A., Manzo, C., Raspanti, D., Politiche per l'innovazione e l'istruzione: una risorsa chiave per lo sviluppo inclusivo, Capitalismi e democrazie. Si possono conciliare crescita e uguaglianza, Il Mulino, Bologna 2020 2020: 341-378 [http://hdl.handle.net/10807/162034]
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