I dati sui diversi percorsi di sviluppo presentati nel capitolo precedente mostrano come non vi sia una relazione unidirezionale tra il livello più elevato del PIL pro capite, e il suo maggior incremento nel tempo, da un lato, e l’ampiezza della disuguaglianza di reddito dall’altro. In altre parole, condizioni di alto reddito non sono necessariamente associate a minore disuguaglianza. Situazioni di stagnazione o bassa crescita si accompagnano invece più uniformemente a elevata disuguaglianza. È evidente che una struttura produttiva competitiva, basata sull’innovazione, la crescita della produttività e la capacità di esportare prodotti di qualità di elevato contenuto tecnologico consente di disporre di margini più ampi per interventi redistributivi efficaci volti a contrastare le disuguaglianze. È dunque importante caratterizzare i nostri percorsi da questo punto di vista e individuare le principali differenze tra loro. Ma questo non basta. Un buon livello di reddito e uno sviluppo più solido sembrano condizioni favorevoli ma non sufficienti per una crescita più inclusiva. Ipotizziamo che esse vadano quindi integrate con altri fattori istituzionali – in particolare gli interventi redistributivi legati alle relazioni industriali e al modello di welfare – che a loro volta chiamano in causa l’influenza dell’assetto politico-istituzionale e verranno analizzati successivamente. Al fine di procedere in questa direzione è dunque opportuno anzitutto porsi alcuni interrogativi. Qual è il grado di solidità dell’apparato produttivo e su che cosa si fonda? Come variano quantità e qualità dell’occupazione nei diversi percorsi di sviluppo? In che modo si differenziano il governo delle imprese e i meccanismi di finanziamento? È bene avvertire che affronteremo queste questioni in modo molto schematico, al solo fine di tratteggiare i principali caratteri del motore produttivo che differenzia i nostri percorsi idealtipici di crescita più o meno dinamica e inclusiva.
Manzo, C., Betti, M., Struttura produttiva, occupazione e governo delle imprese, in Carlo Trigilia (a Cura Di, C. T. (. C. D., Capitalismi e democrazie. Si possono conciliare crescita e uguaglianza?, Il Mulino, Bologna 2020: 79-100 [http://hdl.handle.net/10807/162025]
Struttura produttiva, occupazione e governo delle imprese
Manzo, Cecilia
;
2020
Abstract
I dati sui diversi percorsi di sviluppo presentati nel capitolo precedente mostrano come non vi sia una relazione unidirezionale tra il livello più elevato del PIL pro capite, e il suo maggior incremento nel tempo, da un lato, e l’ampiezza della disuguaglianza di reddito dall’altro. In altre parole, condizioni di alto reddito non sono necessariamente associate a minore disuguaglianza. Situazioni di stagnazione o bassa crescita si accompagnano invece più uniformemente a elevata disuguaglianza. È evidente che una struttura produttiva competitiva, basata sull’innovazione, la crescita della produttività e la capacità di esportare prodotti di qualità di elevato contenuto tecnologico consente di disporre di margini più ampi per interventi redistributivi efficaci volti a contrastare le disuguaglianze. È dunque importante caratterizzare i nostri percorsi da questo punto di vista e individuare le principali differenze tra loro. Ma questo non basta. Un buon livello di reddito e uno sviluppo più solido sembrano condizioni favorevoli ma non sufficienti per una crescita più inclusiva. Ipotizziamo che esse vadano quindi integrate con altri fattori istituzionali – in particolare gli interventi redistributivi legati alle relazioni industriali e al modello di welfare – che a loro volta chiamano in causa l’influenza dell’assetto politico-istituzionale e verranno analizzati successivamente. Al fine di procedere in questa direzione è dunque opportuno anzitutto porsi alcuni interrogativi. Qual è il grado di solidità dell’apparato produttivo e su che cosa si fonda? Come variano quantità e qualità dell’occupazione nei diversi percorsi di sviluppo? In che modo si differenziano il governo delle imprese e i meccanismi di finanziamento? È bene avvertire che affronteremo queste questioni in modo molto schematico, al solo fine di tratteggiare i principali caratteri del motore produttivo che differenzia i nostri percorsi idealtipici di crescita più o meno dinamica e inclusiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.