Nell’era della connessione costante e del “navigo ergo sum”, la competenza digitale rientra nel set eterogeneo di abilità e conoscenze che devono contraddistinguere ciascun individuo. Smartphone, Tablet e computer diventano strumenti che agevolano l’uomo nelle pratiche quotidiane. La tecnologia non nasce come scienza per l’inclusione, eppure lavora costantemente, e a volte forse inconsapevolmente, per il superamento di alcune difficoltà che possono essere dettate dalla presenza di una disabilità o di un Disturbo Specifico dell’Apprendimento. In effetti, la tecnologia ha sempre avuto come obiettivo quello di facilitare l’uomo, di eliminare azioni ripetitive, di potenziare risultati per l’uomo irraggiungibili con le sue sole forze.
Carruba, M. C., Tecnologia per includere: la sperimentazione di indipendenza, la percezione di sé e il benessere, in Maria Teresa Cair, M. T. C. (ed.), Qualità della vita, narrazione e disabilità, Vita e Pensiero, Milano, MILANO -- ITA 2017: 1- 314 [http://hdl.handle.net/10807/161641]
Tecnologia per includere: la sperimentazione di indipendenza, la percezione di sé e il benessere
Carruba, Maria Concetta
2017
Abstract
Nell’era della connessione costante e del “navigo ergo sum”, la competenza digitale rientra nel set eterogeneo di abilità e conoscenze che devono contraddistinguere ciascun individuo. Smartphone, Tablet e computer diventano strumenti che agevolano l’uomo nelle pratiche quotidiane. La tecnologia non nasce come scienza per l’inclusione, eppure lavora costantemente, e a volte forse inconsapevolmente, per il superamento di alcune difficoltà che possono essere dettate dalla presenza di una disabilità o di un Disturbo Specifico dell’Apprendimento. In effetti, la tecnologia ha sempre avuto come obiettivo quello di facilitare l’uomo, di eliminare azioni ripetitive, di potenziare risultati per l’uomo irraggiungibili con le sue sole forze.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.