Questo lavoro si propone di analizzare i possibili benefici di una riforma fiscale ambientale rivolta a contenere l’incremento della temperatura con imposte che promuovano l’utilizzo di combustibili a basso tenore di carbonio. Non tutti concordano sull’impiego di questo strumento di regolazione, sottolineando le criticità che un’imposizione di questo tipo potrebbe determinare, in particolare il possibile impatto economico sulla generazione presente. Tuttavia perseguire uno sviluppo sostenibile richiede di non compromettere l’equità intergenerazionale e di considerare la dimensione sociale e ambientale oltre a quella economica. Gli effetti della pandemia in atto rendono apparentemente meno urgente la necessità di promuovere una transizione energetica, a causa della riduzione delle emissioni climalteranti che si è verificata e della recessione che contribuirà a contenere le emissioni. Questi effetti però non devono ridurre l’impegno della comunità internazionale per la riduzione dell’intensità carbonica nella produzione di energia, che è fondamentale per limitare il riscaldamento globale e promuovere uno sviluppo che sia davvero sostenibile.
Pellizzari, F., Riforme fiscali ambientali per la promozione della transizione energetica, <<Riforme fiscali ambientali per la promozione della transizione energetica>>, 2020; 2020 (04): 1-44 [http://hdl.handle.net/10807/159683]
Riforme fiscali ambientali per la promozione della transizione energetica
Pellizzari, Fausta
2020
Abstract
Questo lavoro si propone di analizzare i possibili benefici di una riforma fiscale ambientale rivolta a contenere l’incremento della temperatura con imposte che promuovano l’utilizzo di combustibili a basso tenore di carbonio. Non tutti concordano sull’impiego di questo strumento di regolazione, sottolineando le criticità che un’imposizione di questo tipo potrebbe determinare, in particolare il possibile impatto economico sulla generazione presente. Tuttavia perseguire uno sviluppo sostenibile richiede di non compromettere l’equità intergenerazionale e di considerare la dimensione sociale e ambientale oltre a quella economica. Gli effetti della pandemia in atto rendono apparentemente meno urgente la necessità di promuovere una transizione energetica, a causa della riduzione delle emissioni climalteranti che si è verificata e della recessione che contribuirà a contenere le emissioni. Questi effetti però non devono ridurre l’impegno della comunità internazionale per la riduzione dell’intensità carbonica nella produzione di energia, che è fondamentale per limitare il riscaldamento globale e promuovere uno sviluppo che sia davvero sostenibile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.