Quali sono i fattori che alimentano la paura di subire un reato? Quali sono le politiche che si possono attuare per attenuare il senso di insicurezza percepito dai cittadini? Questo libro indaga le dinamiche legate alla paura della criminalità, dal punto di vista teorico ed empirico. Lo studio offre nuovi spunti di riflessione su uno dei temi classici della sociologia della devianza come la paura di essere vittima di un reato e, al contempo, presenta una solida ricerca empirica che si cala nella realtà urbana della città di Milano per suggerire degli interventi studiati per mitigare questa forma d’insicurezza. Dai risultati della ricerca condotta a Milano emerge che aver subito un reato, l’essere donna, avere un basso livello di istruzione ed essere in una situazione di difficoltà economica sono fattori che aumentano la probabilità di provare paura di subire un reato. Inoltre, in contrapposizione a diversi studi che sono stati condotti in altri contesti, dallo studio emerge che l’essere anziani non aumenta la probabilità di avere paura di essere vittimizzati. In accordo con la letteratura, la presenza di elementi di disordine fisico (ad esempio, edifici abbandonati o diruti) e sociale (ad esempio, la presenza di persone in stato di alterazione causato dall’uso di alcool o droghe) nel proprio quartiere aumenta la probabilità dei residenti di avere paura. Infine, i risultati della ricerca sottolineano come ci sia una relazione tra l’uso intenso dei social network da parte dei giovani milanesi e l’aumento della paura di subire un reato. Basandosi su interventi di prevenzione che hanno avuto successo in altri contesti a livello nazionale ed internazionale, lo studio suggerisce delle soluzioni per mitigare la paura della criminalità nei quartieri milanesi. Gli interventi proposti spaziano dalla progettazione e riqualificazione degli spazi urbani alle attività volte al miglioramento della coesione sociale e all’empowerment delle categorie vulnerabili della popolazione.
Favarin, S., Insicurezza, paura e vittimizzazione. Dalla teoria alle nostre città, Vita e Pensiero, Milano 2020: 152 [http://hdl.handle.net/10807/159205]
Insicurezza, paura e vittimizzazione. Dalla teoria alle nostre città
Favarin, Serena
Primo
2020
Abstract
Quali sono i fattori che alimentano la paura di subire un reato? Quali sono le politiche che si possono attuare per attenuare il senso di insicurezza percepito dai cittadini? Questo libro indaga le dinamiche legate alla paura della criminalità, dal punto di vista teorico ed empirico. Lo studio offre nuovi spunti di riflessione su uno dei temi classici della sociologia della devianza come la paura di essere vittima di un reato e, al contempo, presenta una solida ricerca empirica che si cala nella realtà urbana della città di Milano per suggerire degli interventi studiati per mitigare questa forma d’insicurezza. Dai risultati della ricerca condotta a Milano emerge che aver subito un reato, l’essere donna, avere un basso livello di istruzione ed essere in una situazione di difficoltà economica sono fattori che aumentano la probabilità di provare paura di subire un reato. Inoltre, in contrapposizione a diversi studi che sono stati condotti in altri contesti, dallo studio emerge che l’essere anziani non aumenta la probabilità di avere paura di essere vittimizzati. In accordo con la letteratura, la presenza di elementi di disordine fisico (ad esempio, edifici abbandonati o diruti) e sociale (ad esempio, la presenza di persone in stato di alterazione causato dall’uso di alcool o droghe) nel proprio quartiere aumenta la probabilità dei residenti di avere paura. Infine, i risultati della ricerca sottolineano come ci sia una relazione tra l’uso intenso dei social network da parte dei giovani milanesi e l’aumento della paura di subire un reato. Basandosi su interventi di prevenzione che hanno avuto successo in altri contesti a livello nazionale ed internazionale, lo studio suggerisce delle soluzioni per mitigare la paura della criminalità nei quartieri milanesi. Gli interventi proposti spaziano dalla progettazione e riqualificazione degli spazi urbani alle attività volte al miglioramento della coesione sociale e all’empowerment delle categorie vulnerabili della popolazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.