Fronteggiare il riscaldamento del pianeta (IPCC, 2018) richiede puntuali conoscenze scientifiche e progetti di sviluppo, tra governance e partecipazione. Il senso d’insicurezza, anche abitativo, provocato dai pericoli ambientali cui le comunità sono esposte, conduce a interrogarsi con intelligenza ecologica e sensibilità socio-educativa sulle possibili modalità per ridurre le vulnerabilità di persone e territori rispetto agli impatti climatici. Gli scenari sollecitano a un triplice impegno etico della riflessione pedagogica. In prospettiva transdisciplinare, per farsi promotrice di esperienze di dialogo tra discipline e “oltre le discipline”, al fine di una comprensione unitaria e di sintesi della complessità ecologica che stiamo attraversando. Ermeneutico, per restituire umanità all’interpretazione delle esperienze di vulnerabilità recuperando il valore ontologico della cura come indicatore di resilienza, oltre i riduzionismi tecnici. Progettuale, per ideare percorsi formativi di soste-gno alle comunità locali verso un cambiamento, di culture e di pratiche, generativo di vivibilità sostenibile.
Sandrini, S., Cambiamenti climatici. Clic-Plan: progettare pedagogicamente cura e resilienza., in Gallerani, M., Birbes, C. (ed.), L’abitare come progetto, cura e responsabilità. Aspetti epistemologici e progettuali, Zeroseiup, Bergamo 2019: 73- 79 [http://hdl.handle.net/10807/152926]
Cambiamenti climatici. Clic-Plan: progettare pedagogicamente cura e resilienza.
Sandrini, Simona
2019
Abstract
Fronteggiare il riscaldamento del pianeta (IPCC, 2018) richiede puntuali conoscenze scientifiche e progetti di sviluppo, tra governance e partecipazione. Il senso d’insicurezza, anche abitativo, provocato dai pericoli ambientali cui le comunità sono esposte, conduce a interrogarsi con intelligenza ecologica e sensibilità socio-educativa sulle possibili modalità per ridurre le vulnerabilità di persone e territori rispetto agli impatti climatici. Gli scenari sollecitano a un triplice impegno etico della riflessione pedagogica. In prospettiva transdisciplinare, per farsi promotrice di esperienze di dialogo tra discipline e “oltre le discipline”, al fine di una comprensione unitaria e di sintesi della complessità ecologica che stiamo attraversando. Ermeneutico, per restituire umanità all’interpretazione delle esperienze di vulnerabilità recuperando il valore ontologico della cura come indicatore di resilienza, oltre i riduzionismi tecnici. Progettuale, per ideare percorsi formativi di soste-gno alle comunità locali verso un cambiamento, di culture e di pratiche, generativo di vivibilità sostenibile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.