Nella realtà sociale italiana contemporanea vi è in atto un progressivo cambiamento in grado di alterare la struttura della rete sociale di ogni individuo. Il Rapporto ISTAT 2018 mostra una netta relazione tra la soddisfazione per la propria vita e la possibilità di potersi appoggiare ad una rete sociale nella gestione dei carichi familiari. Solo una persona su 3 si dichiara infatti mediamente soddisfatto del sostegno della propria rete: questi dati ci raccontano il peso sociale che la mancanza di una rete può provocare in particolari target di popolazione, ovvero quelle persone che sono impegnate in maniera diretta nella gestione dei carichi di cura, denominati "caregiver". il caregiver, ovvero colui/colei che deve prestare assistenza continuativa ad una persona non autosufficiente con la quale ha un legame, ma senza una preparazione specifica, conta in Italia una popolazione di 8 milioni e mezzo di persone, di cui 7 svolgono questa funzione nei confronti di un parente non autosufficiente in modo diretto. Buona parte di questi caregiver sono anche lavoratori e questo complica il quadro delle necessità di conciliazione. Il contributo presenta il progetto Fragibilità, ideato e sviluppato dal 2017 dal provider di welfare Jointly, il Welfare Condiviso, con l’obiettivo di supportare le organizzazioni che vogliono sostenere nel concreto i propri dipendenti che devono conciliare il proprio lavoro e la necessità di assistere un famigliare non autosufficiente.

Rizzi, F., Reverberi, E., Fragibilità, libera il lavoro di chi lavora, in Claudia Manzi E Sara Mazzucchell, C. M. E. S. M. (ed.), Famiglia e lavoro: intrecci possibili, Vita e Pensiero, Milano, Milano 2020: 155- 166 [http://hdl.handle.net/10807/152560]

Fragibilità, libera il lavoro di chi lavora

Reverberi, Eleonora
Co-primo
2020

Abstract

Nella realtà sociale italiana contemporanea vi è in atto un progressivo cambiamento in grado di alterare la struttura della rete sociale di ogni individuo. Il Rapporto ISTAT 2018 mostra una netta relazione tra la soddisfazione per la propria vita e la possibilità di potersi appoggiare ad una rete sociale nella gestione dei carichi familiari. Solo una persona su 3 si dichiara infatti mediamente soddisfatto del sostegno della propria rete: questi dati ci raccontano il peso sociale che la mancanza di una rete può provocare in particolari target di popolazione, ovvero quelle persone che sono impegnate in maniera diretta nella gestione dei carichi di cura, denominati "caregiver". il caregiver, ovvero colui/colei che deve prestare assistenza continuativa ad una persona non autosufficiente con la quale ha un legame, ma senza una preparazione specifica, conta in Italia una popolazione di 8 milioni e mezzo di persone, di cui 7 svolgono questa funzione nei confronti di un parente non autosufficiente in modo diretto. Buona parte di questi caregiver sono anche lavoratori e questo complica il quadro delle necessità di conciliazione. Il contributo presenta il progetto Fragibilità, ideato e sviluppato dal 2017 dal provider di welfare Jointly, il Welfare Condiviso, con l’obiettivo di supportare le organizzazioni che vogliono sostenere nel concreto i propri dipendenti che devono conciliare il proprio lavoro e la necessità di assistere un famigliare non autosufficiente.
2020
Italiano
Famiglia e lavoro: intrecci possibili
978883434164-3
Vita e Pensiero, Milano
Rizzi, F., Reverberi, E., Fragibilità, libera il lavoro di chi lavora, in Claudia Manzi E Sara Mazzucchell, C. M. E. S. M. (ed.), Famiglia e lavoro: intrecci possibili, Vita e Pensiero, Milano, Milano 2020: 155- 166 [http://hdl.handle.net/10807/152560]
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