Se il cuore rappresenta la pompa principale del sistema arterioso, il piede è la pompa principale del sistema venoso: si tratta di una struttura complessa e molto robusta. Il movimento rappresenta la chiave di lettura della nostra nuova ottica: l’anatomia emodinamica. Una locuzione che può sembrare una contraddizione in termini: “far diventare dinamica una materia statica per antonomasia”. Ma que- sta è l’unica ottica possibile: l’anatomia venosa è frutto delle esigenze del movimento degli arti inferiori. L’anatomia si è modificata, si è adattata alle nuove richieste: quelle del “movimento”.
Revelli, L., Santoliquido, A., Tinelli, G., ANATOMIA DELLE VENE DEGLI ARTI INFERIORI, in Mandolesi Sandr, M. S., Galeandro A., G. A., Ciccone Marco Matte, C. M. M., Ciciarello Francesc, C. F., Desogus Antonio Ignazi, D. A. I., Manconi Ettor, M. E. (ed.), La Flebologia Emodinamica, SEU Società Editrice Universo, Roma 2009: 1- 7 [http://hdl.handle.net/10807/149921]
ANATOMIA DELLE VENE DEGLI ARTI INFERIORI
Revelli, Luca;Santoliquido, Angelo;Tinelli, Giovanni
2009
Abstract
Se il cuore rappresenta la pompa principale del sistema arterioso, il piede è la pompa principale del sistema venoso: si tratta di una struttura complessa e molto robusta. Il movimento rappresenta la chiave di lettura della nostra nuova ottica: l’anatomia emodinamica. Una locuzione che può sembrare una contraddizione in termini: “far diventare dinamica una materia statica per antonomasia”. Ma que- sta è l’unica ottica possibile: l’anatomia venosa è frutto delle esigenze del movimento degli arti inferiori. L’anatomia si è modificata, si è adattata alle nuove richieste: quelle del “movimento”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.