La situazione generalizzata di recessione economica e finanziaria, che dal 2008 ha scosso buona parte delle nazioni industrializzate, ha prodotto effetti significativi sulla vita quotidiana degli Italiani. In particolare, nel nostro paese sono cresciute, in quanto efficaci strategie di fronteggiamento della crisi, esperienze di disintermediazione della filiera (come, per esempio, i gruppi d’acquisto solidale, i mercati agricoli, gli affitti peer-to-peer, ecc.), di sharing (sotto forma di condivisione di mezzi di trasporti, di vacanze, di turismo esperienziale, ecc.) e di autoproduzione di oggetti, alimenti, vestiti, ecc. Tali pratiche, in realtà molto diffuse anche in passato in momenti di forti regressioni come per esempio negli anni Trenta o dopo lo shock petrolifero del 1973, appaiono oggi connotate da una maggiore consapevolezza. In altre parole, la disintermediazione della filiera, la condivisione e l’autoproduzione tendono non solo a mantenere livelli di vita e di benessere adeguati ma promuovono nuove forme di consumi, di organizzazione del lavoro e di partecipazione civile. La ricerca presentata in questo volume, frutto di un’indagine qualitativa condotta da un’equipe di sociologi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha esplorato le strategie quotidiane con cui individui e gruppi perseguono livelli soddisfacenti di benessere e di qualità della vita, coniugando pratiche “antiche” con i nuovi strumenti digitali e tecnologici. Tali pratiche sembrano, inoltre, prefigurare un futuro diverso, orientato a un uso più consapevole e sostenibile delle risorse, dei capitali umani, degli spazi, creando e diffondendo nuovi valori e inedite forme di partecipazione civile.
Lunghi, C., Bovone, L. (eds.), Italia creativa. Innovazione, condivisione e sostenibilità, Donzelli Editore, Roma 2020: 192 [http://hdl.handle.net/10807/149708]
Italia creativa. Innovazione, condivisione e sostenibilità
Lunghi, Carla
Secondo
Writing – Review & Editing
;Bovone, Laura
Co-primo
Writing – Review & Editing
2020
Abstract
La situazione generalizzata di recessione economica e finanziaria, che dal 2008 ha scosso buona parte delle nazioni industrializzate, ha prodotto effetti significativi sulla vita quotidiana degli Italiani. In particolare, nel nostro paese sono cresciute, in quanto efficaci strategie di fronteggiamento della crisi, esperienze di disintermediazione della filiera (come, per esempio, i gruppi d’acquisto solidale, i mercati agricoli, gli affitti peer-to-peer, ecc.), di sharing (sotto forma di condivisione di mezzi di trasporti, di vacanze, di turismo esperienziale, ecc.) e di autoproduzione di oggetti, alimenti, vestiti, ecc. Tali pratiche, in realtà molto diffuse anche in passato in momenti di forti regressioni come per esempio negli anni Trenta o dopo lo shock petrolifero del 1973, appaiono oggi connotate da una maggiore consapevolezza. In altre parole, la disintermediazione della filiera, la condivisione e l’autoproduzione tendono non solo a mantenere livelli di vita e di benessere adeguati ma promuovono nuove forme di consumi, di organizzazione del lavoro e di partecipazione civile. La ricerca presentata in questo volume, frutto di un’indagine qualitativa condotta da un’equipe di sociologi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha esplorato le strategie quotidiane con cui individui e gruppi perseguono livelli soddisfacenti di benessere e di qualità della vita, coniugando pratiche “antiche” con i nuovi strumenti digitali e tecnologici. Tali pratiche sembrano, inoltre, prefigurare un futuro diverso, orientato a un uso più consapevole e sostenibile delle risorse, dei capitali umani, degli spazi, creando e diffondendo nuovi valori e inedite forme di partecipazione civile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.