Il carcere tra centro e periferia

Prisons, the symbol of the execution of punishment as suppression and limitation of individual freedom, are such a constant presence in the urban landscape that they hide their recent origins. Prisons are born as custodial institutions only at the end of the 700 with the precise goal to guarantee the social order upset by the multiple changes induced by the industrial revolution and by the American and French revolutions. From the architectural point of view, the structure that best embodies this disciplinary will is the Panopticon of Bentham (1791), a book that has inspired much of the Italian prison heritage, often located in the heart of the city as an anomalous peripheral area. At the end of this lemma, we will examine the case of San Vittore in Milan, of which the most important events will be retraced, the succession of the different populations held there, the role played in local and national history.

Le carceri, simbolo per eccellenza dell’esecuzione della pena come soppressione e limitazione della libertà individuale, sono una presenza così costante nel panorama urbanistico tanto da occultare i loro recenti natali. Le prigioni nascono come istituzioni detentive solo sul finire del 700 con il preciso obiettivo di garantire l’ordine sociale sconvolto dai molteplici cambiamenti indotti dalla rivoluzione industriale e dalle rivoluzioni americana e francese. Dal punto di vista architettonico la struttura che meglio incarna questa volontà disciplinare è il Panopticon di Bentham (1791), opera che ha ispirato molta parte del patrimonio carcerario italiano, spesso ubicato nel cuore della città come un’anomala zona periferica. Nell’ultima parte si esaminerà il caso di San Vittore a Milano, di cui si ripercorreranno gli avvenimenti più importanti, l’avvicendarsi delle diverse popolazioni ivi detenute, il ruolo svolto in eventi cruciali della storia locale e nazionale.