Le piccole e medie imprese (PMI) familiari rappresentano la spina dorsale del capitalismo italiano ed europeo. La natura familiare delle PMI garantisce tantissimi vantaggi: la possibilità di poter contare sul capitale “paziente” della famiglia, su norme, valori e orizzonti condivisi, su risorse umane assolutamente dedicate all’attività di impresa. Ciò nonostante, la famiglia intesa come pool da cui selezionare i manager d’azienda può, talvolta, risultare ristretta rispetto all’intero mercato del lavoro dei manager. Questo libro argomenta come tale ristrettezza nella selezione del management possa essere controproducente per le PMI familiari che cercano di espandere la propria attività sui mercati esteri, dove competenze specifiche sono sempre più importanti. Partendo da una disamina delle teorie dell’internazionalizzazione e del family business, il libro presenta una serie di verifiche empiriche su un campione di imprese italiane ed europee. Dall’analisi emerge che semplici ricette, per consentire alle PMI familiari di internazionalizzare di più e meglio, non esistono. Tuttavia, l’autore ribadisce come, coniugare lo “spirito imprenditoriale” tipico delle PMI familiari con una gestione manageriale dell’organizzazione e dei processi aziendali, possa risultare fondamentale per affrontare le sfide future sui mercati internazionali. A tal proposito, nel libro viene presentato un modello guida di apertura della governance delle PMI familiari e ne vengono discusse le implicazioni relative al processo di internazionalizzazione.
D'Angelo, A., Il ruolo del management per l’internazionalizzazione. Riflessioni teoriche e verifiche empiriche sulle PMI familiari, Franco Angeli, Milano 2019:Gestione d'Impresa 146 [http://hdl.handle.net/10807/149394]
Il ruolo del management per l’internazionalizzazione. Riflessioni teoriche e verifiche empiriche sulle PMI familiari
D'Angelo, Alfredo
2019
Abstract
Le piccole e medie imprese (PMI) familiari rappresentano la spina dorsale del capitalismo italiano ed europeo. La natura familiare delle PMI garantisce tantissimi vantaggi: la possibilità di poter contare sul capitale “paziente” della famiglia, su norme, valori e orizzonti condivisi, su risorse umane assolutamente dedicate all’attività di impresa. Ciò nonostante, la famiglia intesa come pool da cui selezionare i manager d’azienda può, talvolta, risultare ristretta rispetto all’intero mercato del lavoro dei manager. Questo libro argomenta come tale ristrettezza nella selezione del management possa essere controproducente per le PMI familiari che cercano di espandere la propria attività sui mercati esteri, dove competenze specifiche sono sempre più importanti. Partendo da una disamina delle teorie dell’internazionalizzazione e del family business, il libro presenta una serie di verifiche empiriche su un campione di imprese italiane ed europee. Dall’analisi emerge che semplici ricette, per consentire alle PMI familiari di internazionalizzare di più e meglio, non esistono. Tuttavia, l’autore ribadisce come, coniugare lo “spirito imprenditoriale” tipico delle PMI familiari con una gestione manageriale dell’organizzazione e dei processi aziendali, possa risultare fondamentale per affrontare le sfide future sui mercati internazionali. A tal proposito, nel libro viene presentato un modello guida di apertura della governance delle PMI familiari e ne vengono discusse le implicazioni relative al processo di internazionalizzazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.