1. La dimensione patrimoniale del diritto al rispetto della vita familiare e la sua tutela in presenza di elementi di internazionalità. – 2. L’attitudine delle norme di diritto internazionale privato a guidare, sulla base di opzioni politiche, modalità ed esiti dell’incontro di valori insito in ogni esperienza di mobilità delle persone. – 3. L’evoluzione del diritto internazionale privato della famiglia nell’Unione europea; in particolare, il regolamento (UE) n. 650/2012 sulle successioni e la proposta di regolamento sui regimi patrimoniali fra i coniugi. – 4. L’applicabilità “universale” dei due strumenti normativi. – 5. L’opzione “unionista”. – 6. La residenza abituale come principale proiezione territoriale dell’individuo. – 7. Lo speciale rilievo accordato all’autonomia internazionalprivatistica. – 8. Il favor per la circolazione delle decisioni e degli atti pubblici in seno allo spazio giudiziario europeo. – 9. La salvaguardia dell’identità giuridica del foro. – 10. Considerazioni conclusive.
Franzina, P., Diritto internazionale privato e fenomeno migratorio: rapporti patrimoniali fra coniugi e successioni mortis causa, in Caggiano, G. (ed.), I percorsi giuridici dell'integrazione, Giappichelli, Torino 2014: 651- 676 [http://hdl.handle.net/10807/148783]
Diritto internazionale privato e fenomeno migratorio: rapporti patrimoniali fra coniugi e successioni mortis causa
Franzina, Pietro
2014
Abstract
1. La dimensione patrimoniale del diritto al rispetto della vita familiare e la sua tutela in presenza di elementi di internazionalità. – 2. L’attitudine delle norme di diritto internazionale privato a guidare, sulla base di opzioni politiche, modalità ed esiti dell’incontro di valori insito in ogni esperienza di mobilità delle persone. – 3. L’evoluzione del diritto internazionale privato della famiglia nell’Unione europea; in particolare, il regolamento (UE) n. 650/2012 sulle successioni e la proposta di regolamento sui regimi patrimoniali fra i coniugi. – 4. L’applicabilità “universale” dei due strumenti normativi. – 5. L’opzione “unionista”. – 6. La residenza abituale come principale proiezione territoriale dell’individuo. – 7. Lo speciale rilievo accordato all’autonomia internazionalprivatistica. – 8. Il favor per la circolazione delle decisioni e degli atti pubblici in seno allo spazio giudiziario europeo. – 9. La salvaguardia dell’identità giuridica del foro. – 10. Considerazioni conclusive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.