Quando nella divisione operata dal testatore non venga compreso uno dei legittimari, in modo tale che questi possa dirsi pretermesso in senso sostanziale, l'azione di nullità prevista all'art. 735, co. 1, cod. civ., deve essere preceduta dal vittorioso esperimento dell'azione di riduzione. Tale nullità rende inefficaci soltanto le disposizioni divisorie e attributive, e non viene ostacolata da una institutio ex certa re.
Schiavone, G., La "nullità" della divisione testamentaria per l'omessa considerazione di un legittimario, in Granelli Carl, G. C. (ed.), I nuovi orientamenti della Cassazione Civile (2019), Giuffrè Francis Lefebvre, Milano 2019: 288- 302 [http://hdl.handle.net/10807/148350]
La "nullità" della divisione testamentaria per l'omessa considerazione di un legittimario
Schiavone, Giovanni
2019
Abstract
Quando nella divisione operata dal testatore non venga compreso uno dei legittimari, in modo tale che questi possa dirsi pretermesso in senso sostanziale, l'azione di nullità prevista all'art. 735, co. 1, cod. civ., deve essere preceduta dal vittorioso esperimento dell'azione di riduzione. Tale nullità rende inefficaci soltanto le disposizioni divisorie e attributive, e non viene ostacolata da una institutio ex certa re.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.