Come raggiungere il pensiero dell’altro? Come riuscire a comunicare traducendo i nostri pensieri e le nostre intenzioni in immagini, azioni e parole efficaci e comprensibili? Il testo affronta queste domande fornendo un quadro aggiornato dei principali punti di tangenza tra due facoltà umane: il pensiero e la comunicazione. la straordinaria capacità di «pensare» - ossia, di progettare, rappresentare, categorizzare e narrare la realtà - viene presentata ed esplorata non come il meccanismo affascinante di una «mente monade», incredibile e isolata macchina del pensiero. L’attenzione viene orientata sulle competenze di chi «pensa comunicando», ossia sull’essere umano che conosce, organizza e si rappresenta la realtà inter-agendo con essa e con altri esseri umani. Vengono analizzati i diversi formati comunicabili del pensiero. Un atto di comunicazione, anche il più semplice, si presenta come l’insieme articolato e complesso di suoni, azioni, procedure. Ci serviamo di più sistemi semiotici: dalle immagini, alla parola, ai gesti, alla musica, che presuppongono modi differenti di esplorare la realtà, così come differenti linguaggi della mente. Formati diversi, che nella loro stessa denominazione prevedono la comunicabilità: la conoscenza dichiarativa e il pensiero proposizionale, il pensiero figurativo e le immagini mentali, il pensiero narrativo e quello procedurale. Le forme che il pensiero può assumere quando comunichiamo consentono di perseguire giochi espressivi multimodali e potentissimi. Attraverso numerose e interessanti esemplificazioni il testo illustra le funzioni relazionali di questa azione comunicativa multimodale: non viene perseguita solo la chiarezza dell’informazione, ma anche la forza della evocazione e della connotazione espressiva (di un racconto, di un quadro e di un film), così come la flessibilità di coordinare il proprio agire con quello dell’interlocutore per conseguire le più diverse intenzioni comunicative (persuadere, ingannare, divertire, comandare, proteggere, ecc.).
Ciceri, M. R. (ed.), COMUNICARE IL PENSIERO: PAROLE, IMMAGINI E PROCEDURE, Omega Edizioni, Torino 2001: 318 [http://hdl.handle.net/10807/14757]
COMUNICARE IL PENSIERO: PAROLE, IMMAGINI E PROCEDURE
Ciceri, Maria Rita
2001
Abstract
Come raggiungere il pensiero dell’altro? Come riuscire a comunicare traducendo i nostri pensieri e le nostre intenzioni in immagini, azioni e parole efficaci e comprensibili? Il testo affronta queste domande fornendo un quadro aggiornato dei principali punti di tangenza tra due facoltà umane: il pensiero e la comunicazione. la straordinaria capacità di «pensare» - ossia, di progettare, rappresentare, categorizzare e narrare la realtà - viene presentata ed esplorata non come il meccanismo affascinante di una «mente monade», incredibile e isolata macchina del pensiero. L’attenzione viene orientata sulle competenze di chi «pensa comunicando», ossia sull’essere umano che conosce, organizza e si rappresenta la realtà inter-agendo con essa e con altri esseri umani. Vengono analizzati i diversi formati comunicabili del pensiero. Un atto di comunicazione, anche il più semplice, si presenta come l’insieme articolato e complesso di suoni, azioni, procedure. Ci serviamo di più sistemi semiotici: dalle immagini, alla parola, ai gesti, alla musica, che presuppongono modi differenti di esplorare la realtà, così come differenti linguaggi della mente. Formati diversi, che nella loro stessa denominazione prevedono la comunicabilità: la conoscenza dichiarativa e il pensiero proposizionale, il pensiero figurativo e le immagini mentali, il pensiero narrativo e quello procedurale. Le forme che il pensiero può assumere quando comunichiamo consentono di perseguire giochi espressivi multimodali e potentissimi. Attraverso numerose e interessanti esemplificazioni il testo illustra le funzioni relazionali di questa azione comunicativa multimodale: non viene perseguita solo la chiarezza dell’informazione, ma anche la forza della evocazione e della connotazione espressiva (di un racconto, di un quadro e di un film), così come la flessibilità di coordinare il proprio agire con quello dell’interlocutore per conseguire le più diverse intenzioni comunicative (persuadere, ingannare, divertire, comandare, proteggere, ecc.).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.