All'interno di un approccio alla comunicazione considerata come gioco sociale primario il volume raccoglie alcuni contributi per l'analisi psicologica del processo comunicativo. Vengono anzitutto proposti due modelli esplicativi generali: il modello ostensivo-inferenziale di Sperber e Wilson e quello della comunicazione come gioco intenzionale e atto morale di Anolli e Ciceri. Viene quindi affrontato il tema del rapporto fra pensiero e comunicazione filtrato attraverso la distinzione fra "concetto" e "significato" grazie a significativi contributi di Rosch, Nelson, Rastier. La terza sezione è dedicata al problema dell'intenzionalità della comunicazione in relazione alla progettualità e alla pianificazione.Barlow (1990) nel descrivere l’attività neuronale osserva che l’interconnessione tra i neuroni, ossia la loro modalità di trasmissione dell’informazione, costituisce una delle loro prerogative più specialistiche. La funzionalità delle nostre cellule neuronali è, di fatto, misurabile in termini di velocità, simultaneità e specificità di recezione e di trasmissione delle informazioni. In sostanza, afferma Barlow, «il cervello umano lavora comunicando». La sua attività di comunicazione non si svolge solo al suo interno tra i singoli neuroni o tra differenti aree cerebrali. Essa riguarda anche la relazione tra interno ed esterno. Innanzitutto, attraverso l’incessante attività di rappresentazione della realtà. In secondo luogo, attraverso la più lenta ma continua modificazione strutturale del cervello in funzione di un migliore adattamento all’ambiente. Quest’ultima forma di interazione uomo-ambiente ha caratterizzato nel corso dei millenni l’evoluzione della specie umana.
Ciceri, M. R., Anolli, L., ELEMENTI DI PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE. Aspetti cognitivi e strategici, LED, Milano 1995: 568 [http://hdl.handle.net/10807/14751]
ELEMENTI DI PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE. Aspetti cognitivi e strategici
Ciceri, Maria Rita;
1995
Abstract
All'interno di un approccio alla comunicazione considerata come gioco sociale primario il volume raccoglie alcuni contributi per l'analisi psicologica del processo comunicativo. Vengono anzitutto proposti due modelli esplicativi generali: il modello ostensivo-inferenziale di Sperber e Wilson e quello della comunicazione come gioco intenzionale e atto morale di Anolli e Ciceri. Viene quindi affrontato il tema del rapporto fra pensiero e comunicazione filtrato attraverso la distinzione fra "concetto" e "significato" grazie a significativi contributi di Rosch, Nelson, Rastier. La terza sezione è dedicata al problema dell'intenzionalità della comunicazione in relazione alla progettualità e alla pianificazione.Barlow (1990) nel descrivere l’attività neuronale osserva che l’interconnessione tra i neuroni, ossia la loro modalità di trasmissione dell’informazione, costituisce una delle loro prerogative più specialistiche. La funzionalità delle nostre cellule neuronali è, di fatto, misurabile in termini di velocità, simultaneità e specificità di recezione e di trasmissione delle informazioni. In sostanza, afferma Barlow, «il cervello umano lavora comunicando». La sua attività di comunicazione non si svolge solo al suo interno tra i singoli neuroni o tra differenti aree cerebrali. Essa riguarda anche la relazione tra interno ed esterno. Innanzitutto, attraverso l’incessante attività di rappresentazione della realtà. In secondo luogo, attraverso la più lenta ma continua modificazione strutturale del cervello in funzione di un migliore adattamento all’ambiente. Quest’ultima forma di interazione uomo-ambiente ha caratterizzato nel corso dei millenni l’evoluzione della specie umana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.