Nella lingua della Perfida Albione (locuzione spregiativa per indicare la Gran Bretagna probabilmente coniata in Francia in piena Rivoluzione Francese), sono presenti almeno cinque sostantivi astratti riferibili a “the quality or fact of being European”: da un lato, il novecentesco “Europeanness” e il neologistico “Europeness”, il cui suffisso ness segnala qualità e condizione europee, nonché il bisecolare “Europeanity”, più impiegato nell’ottocento che nel secolo breve; dall’altro, gli ismi (con qualche venatura ideologica) di “Europeanism”, preferito tra diciannovesimo e ventesimo secolo, e di “Europeism”, di assai più recente conio. Tale prolificità eurolessicale, che andrebbe più adeguatamente approfondita in sede politico-culturale, non è ovviamente fine a sé stessa. Al contrario, ha radici profonde in altre risorse linguistiche, autonome e storicamente differenziate, con cui la cultura britannica designa il Vecchio Continente: i sostantivi Europa e Europe (per tacer di un terzo, Europ, una sorta di grado zero che pare – ma non sempre lo è - scherzo di copista o di tipografo…).

Reggiani, E., Inghilterra tra Europa e Europe , 2019 [http://hdl.handle.net/10807/146981]

Inghilterra tra Europa e Europe

Reggiani, Enrico
Primo
2019

Abstract

Nella lingua della Perfida Albione (locuzione spregiativa per indicare la Gran Bretagna probabilmente coniata in Francia in piena Rivoluzione Francese), sono presenti almeno cinque sostantivi astratti riferibili a “the quality or fact of being European”: da un lato, il novecentesco “Europeanness” e il neologistico “Europeness”, il cui suffisso ness segnala qualità e condizione europee, nonché il bisecolare “Europeanity”, più impiegato nell’ottocento che nel secolo breve; dall’altro, gli ismi (con qualche venatura ideologica) di “Europeanism”, preferito tra diciannovesimo e ventesimo secolo, e di “Europeism”, di assai più recente conio. Tale prolificità eurolessicale, che andrebbe più adeguatamente approfondita in sede politico-culturale, non è ovviamente fine a sé stessa. Al contrario, ha radici profonde in altre risorse linguistiche, autonome e storicamente differenziate, con cui la cultura britannica designa il Vecchio Continente: i sostantivi Europa e Europe (per tacer di un terzo, Europ, una sorta di grado zero che pare – ma non sempre lo è - scherzo di copista o di tipografo…).
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