La definizione di finanza sostenibile più utilizzata individua sotto questa etichetta tutte le strategie di investimento che, direttamente o indirettamente, hanno l’obiettivo di realizzare un rendimento socialmente condiviso assieme al ritorno economico atteso dall’investimento. Il tema della sostenibilità nei modi del produrre e del competere è al centro del dibattito economico da qualche tempo, grazie ad una sensibilità diffusa con particolare riguardo ai temi ambientali che hanno spinto molti paesi ad adottare misure di mitigazione dei rischi connessi ai mutamenti climatici. L’estensione del perimetro di attenzione anche alle diseguaglianze sociali ha integrato la nozione di sostenibilità con riferimento alla creazione di valore socialmente condiviso, spostando gradualmente il focus dall’interesse dell’azionista a quello più generale degli stakeholder aziendali, incluse le comunità di riferimento entro le quali l’azienda opera. Le varie novità prodotte dal legislatore enfatizzano questi aspetti: da un lato, alle società è richiesta la disclosure di informazioni non finanziarie in maniera sistematica e sempre più dettagliata (ad es. l’obbligo di dichiarazione non finanziaria imposto alle società quotate in attuazione del D.Lgs. n. 254/2016); dall’altro, si è intensificata la pressione regolamentare operata sugli investitori istituzionali affinché siano maggiormente attivi in particolare sui temi della sostenibilità (ad es. D.Lgs. n. 147/2018, IORP II, per i fondi pensione; Direttiva 20 maggio 2017, 2017/828, SHRD, per gli asset manager)
Del Giudice, A., La finanza sostenibile, Giappichelli Editore, Torino 2019: 161 [http://hdl.handle.net/10807/146887]
La finanza sostenibile
Del Giudice, Alfonso
2019
Abstract
La definizione di finanza sostenibile più utilizzata individua sotto questa etichetta tutte le strategie di investimento che, direttamente o indirettamente, hanno l’obiettivo di realizzare un rendimento socialmente condiviso assieme al ritorno economico atteso dall’investimento. Il tema della sostenibilità nei modi del produrre e del competere è al centro del dibattito economico da qualche tempo, grazie ad una sensibilità diffusa con particolare riguardo ai temi ambientali che hanno spinto molti paesi ad adottare misure di mitigazione dei rischi connessi ai mutamenti climatici. L’estensione del perimetro di attenzione anche alle diseguaglianze sociali ha integrato la nozione di sostenibilità con riferimento alla creazione di valore socialmente condiviso, spostando gradualmente il focus dall’interesse dell’azionista a quello più generale degli stakeholder aziendali, incluse le comunità di riferimento entro le quali l’azienda opera. Le varie novità prodotte dal legislatore enfatizzano questi aspetti: da un lato, alle società è richiesta la disclosure di informazioni non finanziarie in maniera sistematica e sempre più dettagliata (ad es. l’obbligo di dichiarazione non finanziaria imposto alle società quotate in attuazione del D.Lgs. n. 254/2016); dall’altro, si è intensificata la pressione regolamentare operata sugli investitori istituzionali affinché siano maggiormente attivi in particolare sui temi della sostenibilità (ad es. D.Lgs. n. 147/2018, IORP II, per i fondi pensione; Direttiva 20 maggio 2017, 2017/828, SHRD, per gli asset manager)I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.