Il consumo di bevande alcoliche è un fenomeno sociale variegato, viene studiato da molteplici discipline e studiosi di diversa formazione ed è analizzato da differenti punti di vista, ciò lo rende un fenomeno quanto mai complesso da analizzare e difficile da rinchiudere in letture mono disciplinari. Il capitolo presenta le due visioni, non necessariamente in contrapposizione, utilizzate per comprendere il fenomeno, quella clinica ed epidemiologica e quella che possiamo chiamare socio-culturale. A seguire viene illustrato lo stato dell’arte sul tema del consumo di alcolici da parte dei giovani adulti. Il presente contributo intende offrire una descrizione delle modalità con cui i giovani adulti italiani consumano alcolici con particolare riferimento ai fattori di rischio e protezione descritti nel paragrafo precedente, cercando inoltre di inquadrare il fenomeno all'interno della cornice culturale in cui si inserisce. Nello specifico sono stati indagati la prevalenza dei comportamenti di consumo a rischio e i problemi alcol-correlati nella popolazione a seconda di alcune caratteristiche demografiche come il genere, la fascia d’età, nonché fattori quali l’età di iniziazione al bere, cioè l’età del primo consumo di una bevanda alcolica, le motivazioni sottese al bere e all’astenersi dallo stesso, le percezioni delle norme sociali del gruppo dei pari e della società, l'adozione di altri comportamenti a rischio per la salute, quali il consumo di tabacco, cannabinoidi e altre sostanze psicoattive. Infine, si è proceduto a confrontare i gruppi di coloro che hanno dichiarato di avere messo in atto comportamenti di binge drinking nell’ultimo mese (“bevitori a rischio”) e coloro che hanno dichiarato di non averlo fatto (“bevitori non a rischio”). Il campione di questo studio (N = 9.358) è rappresentativo dei giovani italiani di età compresa fra i 18 e i 29 anni. Dall’analisi dei dati emerge che nonostante l’immagine a tinte fosche dei giovani italiani che viene dipinta dai media, la maggior parte di essi adotta comportamenti di consumo alcolico moderato, che non prevedono l’ubriacarsi o il mettere in atto comportamenti di consumo in grandi quantità come il binge drinking. Sebbene tutto ciò rappresenti un elemento positivo della cultura del bere nei giovani italiani, va sottolineato che l’assottigliarsi delle differenze nell’adozione di condotte di uso di alcol a rischio tra maschi e femmine rappresenta un elemento di preoccupazione.

Aresi, G. U., Marta, E., Consumo di alcolici e comportamenti a rischio nei giovani adulti, in Istituto Giuseppe Toniol, I. G. T. (ed.), La condizione giovanile in Italia. Rapporto Giovani 2019, Il Mulino, BOLOGNA -- ITA 2019: 2019 135- 173 [http://hdl.handle.net/10807/146428]

Consumo di alcolici e comportamenti a rischio nei giovani adulti

Aresi, Giovanni Umberto
Primo
;
Marta, Elena
Secondo
2019

Abstract

Il consumo di bevande alcoliche è un fenomeno sociale variegato, viene studiato da molteplici discipline e studiosi di diversa formazione ed è analizzato da differenti punti di vista, ciò lo rende un fenomeno quanto mai complesso da analizzare e difficile da rinchiudere in letture mono disciplinari. Il capitolo presenta le due visioni, non necessariamente in contrapposizione, utilizzate per comprendere il fenomeno, quella clinica ed epidemiologica e quella che possiamo chiamare socio-culturale. A seguire viene illustrato lo stato dell’arte sul tema del consumo di alcolici da parte dei giovani adulti. Il presente contributo intende offrire una descrizione delle modalità con cui i giovani adulti italiani consumano alcolici con particolare riferimento ai fattori di rischio e protezione descritti nel paragrafo precedente, cercando inoltre di inquadrare il fenomeno all'interno della cornice culturale in cui si inserisce. Nello specifico sono stati indagati la prevalenza dei comportamenti di consumo a rischio e i problemi alcol-correlati nella popolazione a seconda di alcune caratteristiche demografiche come il genere, la fascia d’età, nonché fattori quali l’età di iniziazione al bere, cioè l’età del primo consumo di una bevanda alcolica, le motivazioni sottese al bere e all’astenersi dallo stesso, le percezioni delle norme sociali del gruppo dei pari e della società, l'adozione di altri comportamenti a rischio per la salute, quali il consumo di tabacco, cannabinoidi e altre sostanze psicoattive. Infine, si è proceduto a confrontare i gruppi di coloro che hanno dichiarato di avere messo in atto comportamenti di binge drinking nell’ultimo mese (“bevitori a rischio”) e coloro che hanno dichiarato di non averlo fatto (“bevitori non a rischio”). Il campione di questo studio (N = 9.358) è rappresentativo dei giovani italiani di età compresa fra i 18 e i 29 anni. Dall’analisi dei dati emerge che nonostante l’immagine a tinte fosche dei giovani italiani che viene dipinta dai media, la maggior parte di essi adotta comportamenti di consumo alcolico moderato, che non prevedono l’ubriacarsi o il mettere in atto comportamenti di consumo in grandi quantità come il binge drinking. Sebbene tutto ciò rappresenti un elemento positivo della cultura del bere nei giovani italiani, va sottolineato che l’assottigliarsi delle differenze nell’adozione di condotte di uso di alcol a rischio tra maschi e femmine rappresenta un elemento di preoccupazione.
2019
Italiano
La condizione giovanile in Italia. Rapporto Giovani 2019
978-88-15-28336-8
Il Mulino
2019
Aresi, G. U., Marta, E., Consumo di alcolici e comportamenti a rischio nei giovani adulti, in Istituto Giuseppe Toniol, I. G. T. (ed.), La condizione giovanile in Italia. Rapporto Giovani 2019, Il Mulino, BOLOGNA -- ITA 2019: 2019 135- 173 [http://hdl.handle.net/10807/146428]
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