Il contributo considera le precedenti ipotesi che attribuivano a Giuseppe, monaco di San Giovanni in Fiore e notaio papale, il testo della lettera di canonizzazione di Domenico di Caleruega (1234). Vengono considerati altri documenti della cancelleria che denotano stilemi e scenari simili. Infine, viene presentata una traccia probabilmente decisiva per la conferma della paternità del testo: un manoscritto coevo, ora conservato a Paris, Bibliothèque Mazarine, che lo riporta, assegnandolo proprio a Giuseppe.
Rainini, M. G., La lettera di canonizzazione di Domenico fu scritta da Giuseppe di Fiore? Precisazioni e nuove tracce, in C. Bruschi, C. B., R. Parmeggian, R. P., «Sapiens, ut loquatur, multo prius considerat». Studi di storia medievale offerti a Lorenzo Paolini, CISAM Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo, Spoleto 2019 2019: 57-75 [http://hdl.handle.net/10807/145944]
La lettera di canonizzazione di Domenico fu scritta da Giuseppe di Fiore? Precisazioni e nuove tracce
Rainini, Marco Giuseppe
2019
Abstract
Il contributo considera le precedenti ipotesi che attribuivano a Giuseppe, monaco di San Giovanni in Fiore e notaio papale, il testo della lettera di canonizzazione di Domenico di Caleruega (1234). Vengono considerati altri documenti della cancelleria che denotano stilemi e scenari simili. Infine, viene presentata una traccia probabilmente decisiva per la conferma della paternità del testo: un manoscritto coevo, ora conservato a Paris, Bibliothèque Mazarine, che lo riporta, assegnandolo proprio a Giuseppe.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.