Il sistema contabile delle aziende pubbliche è al centro di un intenso dibattito sia in Italia che all’estero. Nelle aziende pubbliche, il sistema contabile ha tradizionalmente svolto una funzione autorizzativa, ossia di vincolo ex ante alle decisioni di spesa. Ha quindi assunto caratteristiche coerenti con questa finalità: ad esempio la prevalenza delle rilevazioni preventive su quelle consuntive, l’adozione della partita semplice anziché della partita doppia, la rilevazione di specifiche fasi formali dei processi di entrata e di spesa quali l’accertamento e l’impegno, l’assenza di scritture di rettifica ed integrazione di fine periodo. Questo sistema contabile viene comunemente denominato contabilità pubblica (se si privilegia il riferimento alla classe di aziende che lo adottano) o contabilità finanziaria (se si privilegia il riferimento alla natura dei valori rilevati). A partire dagli anni ottanta, però, la rilevanza della dimensione aziendale degli enti pubblici è stata progressivamente riaffermata e tradotta in scelte concrete. Questo fenomeno, noto come aziendalizzazione della pubblica amministrazione nella letteratura italiana e come new public management in quella internazionale, ha ovviamente interessato anche il sistema contabile. Da qui il dibattito sull’opportunità di affiancare o sostituire la contabilità finanziaria con una contabilità generale (o economico-patrimoniale) analoga a quella delle imprese. In questo contesto, il volume si concentra specificamente sul sistema contabile degli enti locali (comuni e province). Per gli enti locali, infatti, l’attuale normativa prevede la coesistenza di contabilità finanziaria e contabilità economico-patrimoniale. Questo permette di approfondire sia le caratteristiche della contabilità finanziaria, che resta il sistema contabile fondamentale per lo Stato, le regioni, gli enti pubblici non economici e, ad oggi, anche gli stessi enti locali, sia le differenze logiche e tecniche tra contabilità finanziaria e contabilità economico-patrimoniale. Dopo aver brevemente analizzato e classificato le rilevazioni d’azienda, il testo dedica specifici capitoli alle rilevazioni preventive, concomitanti e consuntive. L’analisi svolta evidenzia tra l’altro le condizioni per la coesistenza tra contabilità finanziaria e contabilità economico-patrimoniale ed i problemi che questa coesistenza può generare

Anessi Pessina, E., La contabilità delle aziende pubbliche. Contabilità finanziaria e contabilità generale negli enti locali, Egea, Milano 2000:<<Pubblica Amministrazione>>, 368 [http://hdl.handle.net/10807/14541]

La contabilità delle aziende pubbliche. Contabilità finanziaria e contabilità generale negli enti locali

Anessi Pessina, Eugenio
2000

Abstract

Il sistema contabile delle aziende pubbliche è al centro di un intenso dibattito sia in Italia che all’estero. Nelle aziende pubbliche, il sistema contabile ha tradizionalmente svolto una funzione autorizzativa, ossia di vincolo ex ante alle decisioni di spesa. Ha quindi assunto caratteristiche coerenti con questa finalità: ad esempio la prevalenza delle rilevazioni preventive su quelle consuntive, l’adozione della partita semplice anziché della partita doppia, la rilevazione di specifiche fasi formali dei processi di entrata e di spesa quali l’accertamento e l’impegno, l’assenza di scritture di rettifica ed integrazione di fine periodo. Questo sistema contabile viene comunemente denominato contabilità pubblica (se si privilegia il riferimento alla classe di aziende che lo adottano) o contabilità finanziaria (se si privilegia il riferimento alla natura dei valori rilevati). A partire dagli anni ottanta, però, la rilevanza della dimensione aziendale degli enti pubblici è stata progressivamente riaffermata e tradotta in scelte concrete. Questo fenomeno, noto come aziendalizzazione della pubblica amministrazione nella letteratura italiana e come new public management in quella internazionale, ha ovviamente interessato anche il sistema contabile. Da qui il dibattito sull’opportunità di affiancare o sostituire la contabilità finanziaria con una contabilità generale (o economico-patrimoniale) analoga a quella delle imprese. In questo contesto, il volume si concentra specificamente sul sistema contabile degli enti locali (comuni e province). Per gli enti locali, infatti, l’attuale normativa prevede la coesistenza di contabilità finanziaria e contabilità economico-patrimoniale. Questo permette di approfondire sia le caratteristiche della contabilità finanziaria, che resta il sistema contabile fondamentale per lo Stato, le regioni, gli enti pubblici non economici e, ad oggi, anche gli stessi enti locali, sia le differenze logiche e tecniche tra contabilità finanziaria e contabilità economico-patrimoniale. Dopo aver brevemente analizzato e classificato le rilevazioni d’azienda, il testo dedica specifici capitoli alle rilevazioni preventive, concomitanti e consuntive. L’analisi svolta evidenzia tra l’altro le condizioni per la coesistenza tra contabilità finanziaria e contabilità economico-patrimoniale ed i problemi che questa coesistenza può generare
2000
Italiano
Monografia o trattato scientifico
Anessi Pessina, E., La contabilità delle aziende pubbliche. Contabilità finanziaria e contabilità generale negli enti locali, Egea, Milano 2000:<<Pubblica Amministrazione>>, 368 [http://hdl.handle.net/10807/14541]
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