L’elevata eterogeneità odierna del contesto scolastico e il conseguente disorientamento caratterizza, in misura sempre maggiore, l’operato dei docenti, che si sentono spesso impreparati ad affrontare la quotidianità e che, al tempo stesso, faticano a trovare soluzioni facilmente percorribili, condivise e adeguate, al fine di superare le inevitabili criticità. Il calibro delle diverse problematiche e le sfide che la scuola di oggi deve affrontare, proprio a partire da una popolazione scolastica sempre più diversificata, è potenziato anche dalle trasformazioni che l’avvento dell’era digitale ha portato con sé. Il contributo approfondisce la possibile proposta della differenziazione didattica per l'inclusione di tutti e di ciascun alunno, partendo dal presupposto che oggi più che mai nell'insegnamento occorre tener ben presenti le molteplici necessità di ciascun allievo presente in aula. Differenziare la didattica, secondo Carol Ann Tomlinson, non vuol dire possedere un set di strategie, bensì avere un modo chiaro e preciso di pensare l'insegnamento e l'apprendimento. Questo "way of thinking" ci appare, pertanto, come la scelta obbligata per l'inclusione.
Zanfroni, E., La sfida della differenziazione didattica, in D'Alonzo, L. (ed.), Ognuno è speciale. Strategie per la didattica differenziata, Pearson Italia, Milano 2019: 38- 68 [http://hdl.handle.net/10807/145192]
La sfida della differenziazione didattica
Zanfroni, Elena
2019
Abstract
L’elevata eterogeneità odierna del contesto scolastico e il conseguente disorientamento caratterizza, in misura sempre maggiore, l’operato dei docenti, che si sentono spesso impreparati ad affrontare la quotidianità e che, al tempo stesso, faticano a trovare soluzioni facilmente percorribili, condivise e adeguate, al fine di superare le inevitabili criticità. Il calibro delle diverse problematiche e le sfide che la scuola di oggi deve affrontare, proprio a partire da una popolazione scolastica sempre più diversificata, è potenziato anche dalle trasformazioni che l’avvento dell’era digitale ha portato con sé. Il contributo approfondisce la possibile proposta della differenziazione didattica per l'inclusione di tutti e di ciascun alunno, partendo dal presupposto che oggi più che mai nell'insegnamento occorre tener ben presenti le molteplici necessità di ciascun allievo presente in aula. Differenziare la didattica, secondo Carol Ann Tomlinson, non vuol dire possedere un set di strategie, bensì avere un modo chiaro e preciso di pensare l'insegnamento e l'apprendimento. Questo "way of thinking" ci appare, pertanto, come la scelta obbligata per l'inclusione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.