Percorsi critici sulla letteratura per l'infanzia

Current literary criticism in Italy has recognised that children’s literature is a complex study field which addresses equally complex problems (Beseghi, 2011). It has gained its own independence and cannot be considered secondary to any other discipline: indeed, it is still difficult to enclose children’s literature within a category able to encompass its multifaceted characteristics. This paper wishes to explore the status quaestionis of children’s literature in Italy, focussing mainly on literature but also on pedagogy. In fact, the literary approach alone does not take into consideration the educational purpose of children’s literature towards young readers, hence the address to pedagogical issues. Such research perspective follows what Lollo (2000) called Pedagogia della forma (pedagogy of aesthetic form): the literary text combines content and aesthetic form to integrate what is said to the way in which it is expressed. The constant exchange between literary text and pedagogical aim is conveyed through reading, which poses yet another research question on educational responsibility in the pedagogy of reading (Bernardinis, 1994). Moreover, such exchange can be studied from a diachronic standpoint involving history and education, which may reconstruct the complex developmental processes in children’s literature in relation to literary works, authors, the publishing system, the media and real readers. This paper aims to clarify how the epistemological study in children’s literature has been structured in Italy in recent decades, showing its development potential but also the difficulties encountered in this process given the multiple perspectives of the disciplines involved.

In Italia la riflessione critica attuale è concorde nel riconoscere alla letteratura per l’infanzia le categorie della problematicità e della complessità (Beseghi, 2011). Si tratta infatti di un ambito disciplinare non riducibile a ruoli di subordine rispetto ad altri settori di conoscenza e che mostra un’inafferrabilità classificatoria definitiva. Il presente contributo espone lo status quaestionis in Italia assumendo un focus d’attenzione che pone al centro l’asse letterario ma che da solo non qualifica tale disciplina che si rivolge all’infanzia poiché non soddisfa l’esigenza pedagogica ovvero lo sguardo educativo rivolto al soggetto in formazione. Questa prospettiva richiama l’importanza di una “Pedagogia della forma” (Lollo, 2000) secondo la quale il testo letterario è sintesi di contenuto e di forma estetica e integra la cosa detta con il modo per esprimerla, manifestando in ciò il “sigillo d’autore”. Il continuo rimando dal testo letterario al punto di vista pedagogico è declinabile sotto il profilo relazionale del leggere, che interroga sulle responsabilità educative attorno alla pedagogia della lettura (Bernardinis, 1994), ma è altresì declinabile in prospettiva storico - educativa che impegna nello studio e nella ricostruzione dei complessi processi di sviluppo della letteratura per l’infanzia in relazione alle opere, agli autori, ai sistemi editoriali, agli altri media e ai lettori reali nel corso del tempo. Il presente contributo intende chiarire come la riflessione epistemologica sulla disciplina si sia strutturata in Italia negli ultimi decenni individuando le potenzialità di sviluppo ma anche le problematicità costitutive nell’intreccio pluriprospettico delle discipline coinvolte.