L’internazionalizzazione dei mercati, la crescente sensibilità alle tematiche socio-ambientali e la progressiva consapevolezza della multidimensionalità del valore, nonché la pressione delle recenti crisi finanziarie, hanno reso sempre più evidente il ruolo delle imprese non soltanto quali agenti economici ma anche quali attori attivi nel formulare risposte alle sfide della sostenibilità. In questa prospettiva, lo sviluppo di forme di rendicontazione integrata ha rappresentato per le imprese al tempo stesso un’opportunità e una necessità, consentendo la formulazione di strategie di lungo termine basate su processi di rilevazione del valore non soltanto economico ma anche, e soprattutto, sociale e ambientale. Sul piano normativo, a livello europeo e nazionale, la principale novità è stata rappresentata dalla pubblicazione della direttiva 2014/95/UE del 22 ottobre 2014 e del relativo decreto legislativo di recepimento 30 dicembre 2016, n. 254, riguardanti la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e informazioni sulla diversità da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni. La complessiva attenzione rivolta al tema della rendicontazione integrata sembra ricomporre le fila di una riflessione intorno ai meccanismi di generazione e misurazione del valore, sapientemente avviata da fra Luca Pacioli in una prospettiva umanistica che guarda ai fenomeni sociali e, fra essi, all’impresa cogliendone in pieno la natura multi-dimensionale.
Galli, D., Impresa e rendicontazione. La dimensione umanistica e quella contemporanea., in Matteo Martell, M. M. (ed.), Il Magistero di Fra’ Luca Pacioli. Economia, Matematica e Finanza., University Book, Sansepolcro 2019: 2019 139- 150 [http://hdl.handle.net/10807/143571]
Impresa e rendicontazione. La dimensione umanistica e quella contemporanea.
Galli, Davide
2019
Abstract
L’internazionalizzazione dei mercati, la crescente sensibilità alle tematiche socio-ambientali e la progressiva consapevolezza della multidimensionalità del valore, nonché la pressione delle recenti crisi finanziarie, hanno reso sempre più evidente il ruolo delle imprese non soltanto quali agenti economici ma anche quali attori attivi nel formulare risposte alle sfide della sostenibilità. In questa prospettiva, lo sviluppo di forme di rendicontazione integrata ha rappresentato per le imprese al tempo stesso un’opportunità e una necessità, consentendo la formulazione di strategie di lungo termine basate su processi di rilevazione del valore non soltanto economico ma anche, e soprattutto, sociale e ambientale. Sul piano normativo, a livello europeo e nazionale, la principale novità è stata rappresentata dalla pubblicazione della direttiva 2014/95/UE del 22 ottobre 2014 e del relativo decreto legislativo di recepimento 30 dicembre 2016, n. 254, riguardanti la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e informazioni sulla diversità da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni. La complessiva attenzione rivolta al tema della rendicontazione integrata sembra ricomporre le fila di una riflessione intorno ai meccanismi di generazione e misurazione del valore, sapientemente avviata da fra Luca Pacioli in una prospettiva umanistica che guarda ai fenomeni sociali e, fra essi, all’impresa cogliendone in pieno la natura multi-dimensionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.