Nel 2019, l'Alleanza Atlantica entrerà nel suo settantesimo anno di vita trovandosi di fronte una lunga serie di sfide. L'11-12 luglio 2018, il vertice di Bruxelles dei capi di Stato e di governo dei Paesi membri ha avviato un processo ambizioso di aggiornamento delle capacità della NATO, volto ad accrescerne il ruolo di contrasto alle minacce che caratterizzano il nuovo quadro di sicurezza. Tuttavia, le divisioni sono molte e alimentano diffuse incertezze sul futuro dell'Alleanza stessa. Le critiche del Presidente Trump, unite all'enfasi da questi posta sul tema del “burden sharing”, sono fonte ricorrente di tensioni e, sebbene l'impegno statunitense alla difesa comune non sia in discussione, diffondono disagio fra gli alleati europei. A loro volta, le ambizioni europee di giungere alla costituzione di una credibile identità militare autonoma hanno scatenato un dibattito che rischia di aggravare le relazioni già tese fra le due sponde dell’Atlantico. La decisione di Washington di uscire dal trattato INF (Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty) è un'altra potenziale fonte di problemi e rischia di enfatizzare le divisioni esistenti riguardo all'atteggiamento da tenere nei confronti dell'assertività di Mosca. Mentre esiste un ampio consenso nel ritenere il contrasto alla minaccia russa la principale priorità della NATO, le posizioni sono, infatti, assai più sfumate quando si tratta di definire le misure concrete da adottare. Sullo sfondo, c'è la necessità di cominciare a pensare al nuovo Concetto Strategico dell'Alleanza. Nel 2019, l'Alleanza approverà una nuova Political Guidance mentre nel marzo 2018 è stato pubblicato il Framework per le Future Alliance Operations. Si tratta di due passi importanti sulla via che porta al NCS. Il rischio è, tuttavia, che le attuali divisioni abbiano un impatto negativo anche in questo campo, rischiando di mettere a repentaglio l'efficacia di uno strumento difensivo che fonda gran parte di questa proprio sulla sua credibilità
Pastori, G., NATO at seventy: the challenges for 2019, Osservatorio Strategico [CeMiSS] - 2018/03, Centro Militare di Studi Strategici, Roma 2019: 8-13 [http://hdl.handle.net/10807/142799]
NATO at seventy: the challenges for 2019
Pastori, Gianluca
2019
Abstract
Nel 2019, l'Alleanza Atlantica entrerà nel suo settantesimo anno di vita trovandosi di fronte una lunga serie di sfide. L'11-12 luglio 2018, il vertice di Bruxelles dei capi di Stato e di governo dei Paesi membri ha avviato un processo ambizioso di aggiornamento delle capacità della NATO, volto ad accrescerne il ruolo di contrasto alle minacce che caratterizzano il nuovo quadro di sicurezza. Tuttavia, le divisioni sono molte e alimentano diffuse incertezze sul futuro dell'Alleanza stessa. Le critiche del Presidente Trump, unite all'enfasi da questi posta sul tema del “burden sharing”, sono fonte ricorrente di tensioni e, sebbene l'impegno statunitense alla difesa comune non sia in discussione, diffondono disagio fra gli alleati europei. A loro volta, le ambizioni europee di giungere alla costituzione di una credibile identità militare autonoma hanno scatenato un dibattito che rischia di aggravare le relazioni già tese fra le due sponde dell’Atlantico. La decisione di Washington di uscire dal trattato INF (Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty) è un'altra potenziale fonte di problemi e rischia di enfatizzare le divisioni esistenti riguardo all'atteggiamento da tenere nei confronti dell'assertività di Mosca. Mentre esiste un ampio consenso nel ritenere il contrasto alla minaccia russa la principale priorità della NATO, le posizioni sono, infatti, assai più sfumate quando si tratta di definire le misure concrete da adottare. Sullo sfondo, c'è la necessità di cominciare a pensare al nuovo Concetto Strategico dell'Alleanza. Nel 2019, l'Alleanza approverà una nuova Political Guidance mentre nel marzo 2018 è stato pubblicato il Framework per le Future Alliance Operations. Si tratta di due passi importanti sulla via che porta al NCS. Il rischio è, tuttavia, che le attuali divisioni abbiano un impatto negativo anche in questo campo, rischiando di mettere a repentaglio l'efficacia di uno strumento difensivo che fonda gran parte di questa proprio sulla sua credibilitàI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.