Il volume si inserisce negli studi sulla filiera serica, un ambito tra i più emblematici della storia economica italiana tra età moderna e contemporanea. Bergamo e il suo territorio danno vita a insediamenti produttivi di grande rilevanza, con piccole e medie filande e grandi filatoi da seta che, guardando al modello tecnologico piemontese interpretato con maggior libertà, permettono la specializzazione del setificio orobico nei filati di qualità destinati in buona misura all'esportazione. Malgrado le turbolenze politiche ed economiche, tra Sette e Ottocento le “sete bergamasche” raggiungono un posizionamento elevato nel mercato internazionale, facendo leva su costanti investimenti in organizzazione e tecnologia da parte dei “negozianti in seta”, in parte di origine svizzera, insieme ai nobili e ad altri imprenditori locali. Il setificio bergamasco beneficia anche di elementi come la diffusa abilità delle donne e dei capomaestri nel delicato lavoro delle sete e il ruolo delle istituzioni nel tutelare le imprese e promuovere un’innovazione prudente, ma diffusa.

Fumi, G., Il filo più sottile. L'industria della seta tra "alte fabbriche" e mercati oltremontani. Il caso di Bergamo e territorio (secoli XVIII-XIX), Giappichelli Editore, Torino 2019: 239 [http://hdl.handle.net/10807/142611]

Il filo più sottile. L'industria della seta tra "alte fabbriche" e mercati oltremontani. Il caso di Bergamo e territorio (secoli XVIII-XIX)

Fumi, Gianpiero
2019

Abstract

Il volume si inserisce negli studi sulla filiera serica, un ambito tra i più emblematici della storia economica italiana tra età moderna e contemporanea. Bergamo e il suo territorio danno vita a insediamenti produttivi di grande rilevanza, con piccole e medie filande e grandi filatoi da seta che, guardando al modello tecnologico piemontese interpretato con maggior libertà, permettono la specializzazione del setificio orobico nei filati di qualità destinati in buona misura all'esportazione. Malgrado le turbolenze politiche ed economiche, tra Sette e Ottocento le “sete bergamasche” raggiungono un posizionamento elevato nel mercato internazionale, facendo leva su costanti investimenti in organizzazione e tecnologia da parte dei “negozianti in seta”, in parte di origine svizzera, insieme ai nobili e ad altri imprenditori locali. Il setificio bergamasco beneficia anche di elementi come la diffusa abilità delle donne e dei capomaestri nel delicato lavoro delle sete e il ruolo delle istituzioni nel tutelare le imprese e promuovere un’innovazione prudente, ma diffusa.
2019
Italiano
Monografia o trattato scientifico
Giappichelli Editore
Fumi, G., Il filo più sottile. L'industria della seta tra "alte fabbriche" e mercati oltremontani. Il caso di Bergamo e territorio (secoli XVIII-XIX), Giappichelli Editore, Torino 2019: 239 [http://hdl.handle.net/10807/142611]
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