The Triune Goddess in the Poetry of John Keats: Identity for the Construction of Individuality

The article deals with the archetype of the Triune Goddess in the Romantic period, and in particular in the context of the work of John Keats. The identification of the Goddesss Diana with the figures of Cynthia or Phoebe, Luna, Hecate or Proserpine emerges as a structural and unifying characteristic of Keats's poem, "Endymion". The research has as point of departure the different representations of the Triune Goddess, in order to document and analyse the way in which this mythic identity is used by Keats in the construction of his own identity. The work evidences how the different features and functions of the Triune Godddess are placed at the service of Keats's representation of his poetic, ethic, social and political ideals. Consequently within "Endymion" a network of allusions is constructed involving the Goddess and functional for the elaboration of Keats's poetic character.

Il saggio tratta l’archetipo della Dea Triuna in ambito del periodo romantico, e in particolare nel contesto dell’opera di John Keats. Le identificazioni della dea Diana con le figure di Cinzia o Febea, Luna, Ecate o Proserpina emergono quale caratteristica strutturale ed unificante della poesia di Keats, "Endymion". La ricerca ha preso le mosse dalle diverse presentazioni della dea triuna, per documentare ed analizzare il modo in cui questa identità mitica venga utilizzata da Keats per la costruzione di una sua propria identità. Il lavoro evidenzia come diversi aspetti e funzioni della dea triuna vengono messi al servizio della rappresentazione keatsiana delle sue aspirazioni e dei suoi ideali poetici, etici, sociali e politici. All’interno di Endymion viene pertanto costruita una rete di allusioni che coinvolgono la Dea Triuna e che sono funzionali alla rappresentazione dell’identità di Keats poeta.